Rugby: Pippo Cadorini dalla laurea alla semifinale scudetto in 48 ore

Sabato 22 Maggio 2021 di Ivan Malfatto
Filippo Cadorini neo laureato e tallonatore della Rugby Rovigo

ROVIGO -  Ieri si è laureato in scienze motorie all’Università E-campus, voto 93. Domani spera di farlo in campo battendo Calvisano con i 10 punti di scarto che garantirebbero alla FemiCz Rovigo la qualificazione alla finale scudetto di rugby. Sono 48 ore di fuoco per Pippo Cadorini, 24 anni, tallonatore di Vicenza, in rossoblù da quando nell’under 18 ha vinto lo scudetto giovanile. Il suo motto su Whatsapp è “Lotta per le cose in cui credi” e lo farà fino anche nella semifinale di ritorno.
Settimana dura, Pippo?
«Impegnativa. A fine stagione si sono sommati i due traguardi, scolastico e sportivo».
Come è riuscito a gestirla?
«A fine allenamenti tornavo a casa a ripassare il tema della discussione di laurea. Finita quello ripassavo le giocate provate in allenamento».
Il primo 50% è fatto.
«Ora forse manca il più difficile, ma sono fiducioso. Abbiamo lavorato bene sugli errori commessi nel ko dell’andata».
Su cosa ha discusso la tesi?
«Sulla sedentarietà in età evolutiva in relazione allo sport».
La società mette incentivi sui contratti a chi super gli esami universitari
«Sì e in questi anni ci siamo laureati in tanti. Lubian, Ferro, Barion, Leccioli, Odiete la scorsa stagione...».
Domani ripartite dal 31-22 dell’andata. Come si recuperano 9 punti?
«Approcciando la partita senza pensare che bisogna vincere di 10. Ma cercando semplicemente di vincere. A fine primo tempo sarà importante essere sopra anche solo di +1 o +2. Darà la carica per completare l’opera». 
A Calvisano però è successo il contrario. Rovigo a +7 è sparito nella sparita.
«Abbiamo sbagliato tutto sui punti d’incontro. Troppo frenetici, agitati, con voglia di strafare, in attacco che in difesa. Così abbiamo commesso i 4 falli che fatto la differenza. Dobbiamo essere più lucidi, calmi, capaci di gestire le emozioni nei momenti cardine».
E sfruttare la mischia.
«Sì, è dominante. Ha messo in difficoltà Calvisano su tutti i palloni. E’ stato un peccato non vincere partendo da tale supremazia. Per riuscirci bisognava giocare più da gruppo, da squadra, e meno individualmente».
Sei play-off su sette persi contro Calvisano. C’è sudditanza psicologica?
«No, non penso. L’approccio mentale è stato giusto all’andata. Siamo stati puniti da singoli episodi».
Se giocherete con Coronel centro e Antl apertura sarà un Rovigo più votato all’attacco.
«La squalifica di “Giant” ha portato a rivedere l’utilizzo degli stranieri. Se Antl sarà apertura avrà un approccio più impulsivo, di attacco della linea».
Ha festeggiato la laurea?
«No, ho rimandato la festa. Spero di farla fra dieci giorni...».
 

Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci