«Non abbiamo saputo aiutarti». I compagni di scuola ricordano Jeff annegato all'isola dei Gabbiani

Il ricordo di chi ha conosciuto il 14enne annegato sabato: «Ragazzo che ha sofferto tanto, innamorato del violoncello»

Sabato 9 Settembre 2023 di Francesco Campi
Jeff Agbegie con i compagni della scuola media al concorso per violoncello

ROVIGO - Jeff Agbegie era un ragazzo amato, sensibile, che aveva sofferto tanto. Aveva perso la madre a 5 anni, poi, nel difficile momento dell’adolescenza, si è ritrovato da solo. Ma solo non era, perché tanti gli volevano bene e perché aveva trovato rifugio nella propria passione per la musica, studiando il violoncello e ottenendo importanti riconoscimenti. Nell’ultimo periodo della sua breve vita era stato accolto dalla comunità educativa per minori di Lendinara gestita dalla cooperativa Peter Pan, dove è subito diventato un pupillo di tutti, per il suo carattere e la sua dolcezza. Ed attorno a lui, anche gli amici di scuola e la scuola stessa, come istituzione hanno cercato di far sentire il proprio affetto. 
 

PROVA D’AFFETTO 
Un affetto che anche ora si manifesta con i ricordi per descrivere a chi non lo conosceva, Jeff, il 14enne morto tragicamente sabato sera, inghiottito dal mare, mentre si trovava per una breve vacanza insieme agli altri ragazzi della comunità e a quattro educatori alla foce del Po di Goro, sulla spiaggia dell’Isola dei Gabbiani, al Bacucco.

Il suo corpo senza vita è stato poi scorto il lunedì successivo da un bagnante sulla sponda ferrarese e che ha subito richiamato l’attenzione dei pompieri ancora intenti nelle lunghe operazioni di ricerca. 

Nella sua pur breve esistenza ha lasciato un segno. Come dimostra il ricordo che arriva dalla sua scuola, la media Casalini: «Era un ragazzo buono e generoso, amato da tutti, non si applicava nelle materie di scuola, ma nel violoncello metteva tutto se stesso e otteneva i suoi risultati», ricorda Fabio Cusin, suo preside alle Casalini. «Molto educato e rispettoso con una spiccata sensibilità e curiosità musicale». Jeff era nato nel 2009 all’ospedale di Rovigo da genitori nigeriani, ha frequentato nido, materna, primaria e medie fra Commenda, Tassina e San Bortolo. «A 5 anni – racconta la madre di una sua compagna - ha perso la mamma per un male che non le ha lasciato scampo e ha cercato di sopravvivere alla sua mancanza in una situazione familiare complicata e in apparenza difficile da recuperare. Ma Rovigo c’è stata, si è dimostrata una comunità: gli insegnanti delle scuole che ha frequentato, i vicini da casa, alcune famiglie della città hanno supportato lui, suo fratellino e il padre verso un equilibrio che gli consentisse di crescere come gli altri bambini di Rovigo. Alla Casalini aveva scoperto il violoncello, aveva ottenuto anche riconoscimenti importanti. Facendo parte dell’ottetto d’archi della Casalini si era aggiudicato nel 2022 il primo premio assoluto, sezione ensemble, al concorso nazionale “Scuole in musica” di Verona. Lo stesso anno l’ensemble d’archi delle Casalini, di cui Jeff era il violoncellista, vince anche il concorso nazionale “Insieme per Suonare, cantare, danzare” di Omegna in Piemonte. «Pensavamo tutti di avercela fatta, di essere riusciti nell’intento di aiutare una famiglia a risollevarsi dopo un duro colpo - commenta ancora la madre di una compagna di classe - Abbiamo provato a proteggerlo, senza riuscirci. Scusaci Jeff, non abbiamo capito che avevi ancora bisogno di tutti noi, della tua città». Sulla sua morte la Procura, nell’ambito di un procedimento per il momento senza indagati, ha conferito l’incarico a un medico legale per eseguire l’autopsia, così da conoscere cause e momento del decesso del 14enne. L’esame autoptico è stato eseguito giovedì pomeriggio e i risultati preliminari saranno comunicati oggi alla Procura. Qualora non siano necessari altri approfondimenti sarà rilasciato il nulla osta alla sepoltura.

Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci