Confindustria Veneto Est. Paolo Armenio: «Servono scelte responsabili e collaborazione»

«La crisi aperta nel Comune suscita un grande senso di disorientamento»

Martedì 6 Febbraio 2024 di Nicoletta Canazza
Paolo Armenio, vicepresidente Confindustria Veneto Est

ROVIGO - Un invito alla politica perché faccia scelte di responsabilità di fronte alle tante sfide aperte sullo sviluppo del territorio. È un richiamo forte quello che arriva da Confindustria Veneto Est. Il mondo industriale guarda con attenzione alle manovre pre elettorali in corso e alle conseguenze che un clima di incertezza e di conflittualità porterebbe ai tanti temi che interessano le aziende. A dar voce alle aspettative del mondo produttivo è Paolo Armenio, vicepresidente Confindustria Veneto Est. 


CLIMA POLITICO 
«Se il Veneto e il Polesine stanno dimostrando di avere un passo migliore rispetto alle altre regioni - spiega - questo lo si deve anche agli imprenditori che, nonostante una pandemia, due guerre e, adesso, anche un blocco dei traffici marittimi, reagiscono quasi in tempo reale alle difficoltà. Di fronte a queste complessità, la crisi aperta nel Comune di Rovigo, con l’orizzonte del commissariamento, i toni e contenuti del dibattito politico (da muro contro muro) all’interno e tra gli schieramenti, suscitano un grande senso di disorientamento».
A preoccupare gli industriali è il clima di grande conflittualità che rischia di monopolizzare una campagna elettorale che dovrebbe invece focalizzarsi su altri temi prioritari per il territorio a partire dalle infrastrutture di cui le aziende hanno estremo bisogno per programmare gli investimenti e restare competitive sui mercati. «Per la terza volta consecutiva - sottolinea Armenio - la consiliatura del capoluogo termina prima del tempo.

Ma la volatilità della politica e la conseguente discontinuità dell’azione amministrativa, è bene ricordarlo, vanno a discapito della qualità e dell’efficienza, del compimento di progetti, di obiettivi e tempi. Quindi, a discapito dell’intera collettività».


LE PRIORITÀ
«All’orizzonte del 2024 - continua il vicepresidente di Confindustria Veneto Est con delega al Territorio di Rovigo - ci sono grandi sfide per Rovigo e il suo territorio da portare a compimento, a partire dal nodo della Zls da sciogliere definitivamente, da progetti e investimenti privati di grande portata come il polo logistico del freddo (200 milioni di euro) nell’area interportuale di Rovigo, e poi il potenziamento della navigabilità interna fino a Mantova, la Nuova Romea, il collegamento alla Transpolesana e tra questa e la Strada regionale 6 Eridania, fino all’emergenza granchio blu. Sfide che richiedono a tutti gli attori politici ed economici, e quindi enti locali, sindacati, categorie economiche, partiti di maggioranza e di opposizione, di impegnarsi nel creare le condizioni favorevoli a questi investimenti, richiedono capacità di fare sistema e alleanze, capacità di collaborazione e costruzione congiunta di progettualità. Così aiutiamo Rovigo a essere attrattiva e competitiva».


CONTESTO INTERNAZIONALE
Le sfide che aspettano il territorio, sottolinea Confindustria Veneto Est, sono ambiziose, ma anche piene di insidie, tra effetti dei rischi geopolitici, crescita affievolita, frammentazioni, mentre il quadro internazionale è complicato da due guerre e dal blocco dei traffici marittimi via Suez. «La comunità sociale ed economica - conclude Armenio - deve poter contare su una classe politica-amministrativa, quale che sia, non solo preparata, ma anche saldamente consapevole di essere un pezzo della soluzione per la gestione di questa fase critica e che si senta addosso la responsabilità di assicurare una proposta chiara e aggregante di sviluppo e la continuità dell’amministrazione per farvi fronte e trasformarla in opportunità. È questo l’accorato appello che mi sento di rivolgere».

Ultimo aggiornamento: 16:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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