Mistero sui 400 pasti fantasma
La Cisl affonda la lama sull'Iras

Domenica 4 Settembre 2016 di Marina Lucchin
Mistero sui 400 pasti fantasma La Cisl affonda la lama sull'Iras
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ROVIGO - La Cisl affonda la lama sull'Iras. «Ora emerge tutta la verità: bilanci in rosso, debiti che crescono e soprattutto tanti, troppi lati oscuri nella gestione degli appalti». A sferrare il duro atto d'accusa è Franco Maisto, della segreteria Fp-Cisl: «Da oltre due anni attendiamo risposte alle numerose lettere con cui chiedevamo spiegazioni su bilancio, produttività e soprattutto sui capitolati d'appalto. Mai nessuno ci ha risposto nel merito». Poi l'incontro dei sindacalisti con il commissario Tiziana Stella: «È emersa di colpo tutta la verità, ovvero nessun controllo sulla gestione da almeno 5 anni e servizi appaltati che vivono di autogestione senza che l'ente abbia numeri e possibilità di capire cosa stia accadendo, con potenziale danno economico».
 
È il caso della cucina, «gestione esternalizzata alcuni anni fa, ma con utilizzo di luoghi, mezzi e personale dell'Iras. Quanti sono i pasti prodotti? In teoria dovrebbero essere pari al numero di ospiti, secondo invece indiscrezioni sarebbero da alcuni anni molti di più, anche 400 in più al giorno rispetto al numero degli ospiti, pasti che la ditta vende a scuole o altri. E senza il diritto dell'ente appaltante a vedersi riconoscere una quota economica a ristoro dell'utilizzo dei beni strumentali oltre che delle spese vive, come gas, energia elettrica, acqua». Maisto è duro: «Se fosse dimostrato quanto stiamo cercando di conoscere da tempo, vorrebbe dire che l'Iras ha di fatto avuto un mancato controllo di gestione che può aver generato perdite per centinaia di migliaia di euro. Tenuto conto che su 300 ospiti ve ne sono anche alcuni che non mangiano il pasto quotidiano per problemi fisici, siamo di fronte a una situazione paradossale: la ditta, senza alcun limite, produce a livello industriale pasti e l'ente, nella sua totale assenza nel controllo, accumula debiti con la stessa ditta». Nonostante i cambi di Cda, chiude il sindacalista «l'unico filo conduttore è stato il progressivo abbandono dalle scene politico funzionali. Basti pensare, guardando il sito internet dell'Ulss 18, che l'ultimo Piano di zona, prodotto a dicembre 2010 e valido per il periodo 2011-2015 ha previsto l’aumento di posti letto disponibili verso strutture private, mentre nulla è stato detto o meglio fatto per l'Iras. L'augurio è che l'avvento del commissario, che parla di programmazione, possa determinare per l'Iras un ruolo protagonista e capofila di alcuni nuovi servizi».
Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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