Rosolina Mare perde il festival "Voci per la Libertà" e scoppia la polemica

Sabato 25 Febbraio 2023
Un concerto dell'ultima edizione del festival a Rosolina
ROSOLINA - Rosolina Mare perde il festival ‘Voci per la Libertà’, la celebre manifestazione culturale promossa da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà, che da dieci anni si svolgeva durante il mese di luglio nella località turistica, accogliendo migliaia di spettatori e decine di artisti del calibro di Edoardo Bennato, Carmen Consoli e i Modena City Ramblers. La rassegna era da anni uno dei momenti più attesi dell’estate polesana, nonché un’eccellenza internazionale, una vetrina per i giovani artisti emergenti, un’occasione considerevole di indotto per il Comune di Rosolina e, soprattutto, un evento non solo di primo piano, ma anche estremamente qualificante, per la sua attenzione ai diritti umani.

IL TRASLOCO 

«Rosolina perde il festival “Voci per la libertà” per una precisa scelta politica dell’amministrazione comunale», afferma Francesco Biolcati, membro del gruppo consiliare Continuità nel Cambiamento, all’opposizione in consiglio comunale -. A motivare l’abbandono della manifestazione sarebbe stata la mancanza di risorse economiche, invece si dovrebbe dire che si tratta di una scelta politica: a Rosolina un palcoscenico simile, che promuove i diritti umani, l’uguaglianza e i diritti civili non è ben accetto».
Per l’opposizione, la scelta, dell’amministrazione guidata da Michele Grossato, è certo legittima e rientra nelle facoltà e delle competenze di chi ha vinto le elezioni e governa. Resta però la perdita per la località balneare di una importante vetrina. «Come opposizione - continua Biolcati - non possiamo che esternare il nostro rammarico per la conclusione di questo rapporto di collaborazione con Voci per la Libertà, il quale assicurava una vetrina di importanza nazionale al nostro piccolo paese e, soprattutto, lanciava dei messaggi fondamentali, che non sono patrimonio della destra o della sinistra, ma di tutti, ovvero la tutela dei diritti umani». «Magari si trattava di un festival costosissimo e insostenibile - conclude Biolcati - fa specie però che in questo caso ci fosse chi non vedeva l’ora di prenderlo». 

L’ORGANIZZAZIONE 

Non è tardata la risposta del direttore artistico della manifestazione Michele Lionello. «Pur precisando che, né lui né nessun altro all’interno dell’organizzazione del festival, intende aprire una polemica con il Comune di Rosolina - sottolinea - durante questi mesi non c’è stata alcuna possibilità di confrontarsi con l’amministrazione che, di fatto, ha deciso di interrompere bruscamente il rapporto decennale, costringendo Voci per la Libertà a cercare a “traslocare” a Rovigo, che ha ben accolto la proposta del festival e con cui sono già stati firmati gli accordi per il suo svolgimento che avverrà quest’estate, tra il 21 e il 23 luglio».

INDIFFERENZA 

«Durante gli anni precedenti - conclude Lionello -già in questo periodo Voci per la Libertà si metteva al lavoro per poter organizzare la prossima edizione, ma quest’anno ci siamo ritrovati con l’acqua alla gola a causa della totale indifferenza mostrataci dal sindaco Grossato, per questo abbiamo deciso di abbandonare, con nostro dispiacere, la città di Rosolina Mare».
 
Ultimo aggiornamento: 15:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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