Il "Maggio rodigino" sarà all'insegna dell'ambiente e della sostenibilità

Domenica 8 Gennaio 2023 di Francesco Campi
Uno spettacolo della manifestazione

ROVIGO - Dicembre è finito ed è già Maggio: se, infatti, il nuovo anno si è appena aperto, già si è messa in movimento la macchina organizzatrice del Maggio rodigino, in vista della sesta edizione della rassegna, che si annuncia all’insegna di una parola: sostenibilità. Perché come sottolinea l’assessore alla Cultura Roberto Tovo, «il Maggio rodigino, da anni punto fermo del panorama culturale del nostro territorio, avrà come focus il rispetto dell’ambiente e come mission la ricerca dell’innovazione attraverso arte e cultura. Obiettivi decisamente ambiziosi, ma ai quali la kermesse non soltanto non vuole sottrarsi, anzi intende con decisione fornire il proprio contributo attivo».

OBIETTIVI DELL’ONU

Anche per questo nel bando, rivolto a tutti gli enti e alle associazioni della provincia, chiamati a concorrere per entrare nel cartellone 2023 con l’intento di contribuire alla cultura della sostenibilità e della parità di genere, tra i criteri di valutazione c’è una chiara ed esplicita attenzione ai i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, con maggiori possibilità per coloro che si contraddistingueranno per particolari riferimenti ai cosiddetti Criteri ambientali minimi, per eventi promossi dal ministero della Transizione Ecologica, oggi ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Tutto è spiegato ampiamente nel sito maggiorodigino.com, dove è possibile scaricare anche il anche modulo di partecipazione. Le richieste di adesione dovranno pervenire entro il 31 gennaio.
«Il Maggio rodigino - spiegano gli organizzatori sul sito - rappresenta un’occasione unica per valutare non solo le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile alla luce della pandemia e della crisi economica che ha generato, ma anche le opportunità di reazione alla crisi e di trasformazione del sistema socio-economico grazie a politiche nazionali ed europee disegnate proprio nell’ottica dell’Agenda 2030».

NUOVA DIREZIONE ARTISTICA

Dopo l’apertura al pubblico dal 2018, con una cinquantina di eventi selezionati nei primi due anni, tutto si è fermato nel 2020 con il deflagrare della pandemia. Poi nel 2021 la ripartenza, coronata dal successo, confermato anche nell’ultima edizione. Ora il Maggio rodigino, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo del Polesine, in collaborazione con il Comune, il patrocinio dell’Accademia dei Concordi e il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, punta a un vero e proprio salto di qualità. Ulteriore valore aggiunto dell’edizione 2023 è la direzione artistica affidata a Zoe Pia, compositrice e clarinettista di riconosciuta fama nazionale, che divide il suo tempo tra musica e organizzazione di festival e progetti educativi anche a livello nazionale.
Il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, Virgilio Santato, ricorda come «la cultura condivisa con la diffusione e il dialogo moltiplica il suo valore e fa crescere ogni persona, perché è un bene comune e un potente mezzo di inclusione. Ci siamo proposti in questi anni di costruire insieme un nuovo percorso per la comunità di Rovigo e per il Polesine, grazie al concorso di idee e proposte e con la generosa disponibilità di tanti, enti, associazioni e privati, affinché si ampliassero gli orizzonti locali valorizzando i molti talenti e il patrimonio culturale che il territorio offre. La direttrice artistica Zoe Pia ha delineato la nuova via del Maggio 2023, volta agli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare l’aspetto della sostenibilità, la cura per le persone e l’ambiente, che ci insegna a restituire bellezza ai luoghi in cui viviamo, e alle persone che incontriamo».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 13:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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