La Sacca del Canarin torna a vivere, via ai lavori di vivificazione della laguna

Mercoledì 29 Luglio 2020 di Anna Nani
La Sacca del Canarin
PORTO TOLLE Sono partiti gli interventi di vivificazione della laguna del Canarin. Lo annuncia l’assessore alla pesca Tania Bertaggia: «Si tratta di un primo stralcio dell’importo di 750mila euro ed è già programmato un secondo stralcio di pari importo». Questo intervento rientra nei 5milioni di euro arrivati dalla Regione nell’estremo Delta per i danni subiti dalla cosiddetta Tempesta Vaia che ha flagellato tutto il Veneto nel 2018. Un intervento per la laguna del Canarin nella quale fino al 2013 pescavano 300 persone. Lo specchio acqueo in quell’anno fu protagonista di una moria di vongole causata dal persistere della piena del Po. Un evento che comportò un drastico calo della produzione della laguna passata dai 20mila quintali del 2013 ai poco più di 3mila del 2016. Quello partito è uno degli interventi più attesi dal comparto ittico portotollese che aspetta di riveder tornare florida quella parte di bacino per dare anche un po’ di respiro alla Sacca di Scardovari che in questi anni ha subito uno sforzo non indifferente.
INTERVENTO ATTESO
Il sindaco Roberto Pizzoli commenta: «La collaborazione e condivisione di progetti tra la Regione, Comune e rappresentanti del settore ittico porta a importanti risultati». Ed è l’assessore a spiegare ulteriormente: «L’intervento è stato oggetto di valutazione congiunta tra il Genio Civile ed i rappresentanti della pesca. Si è tenuto un tavolo convocato dal sindaco e da me per discutere la pianificazione degli interventi da attuarsi nelle lagune, al quale avevano partecipato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, i dirigenti della regione Veneto, il Genio Civile, i rappresentanti del Consorzio, il presidente del Parco Moreno Gasparini». Un’azione che Bertaggia definisce necessaria: «Oltre al ripristino delle difese a mare anche alla vivificazione della laguna da tempo in sofferenza. Si auspica di vedere quanto prima gli effetti in termini di aumento della produzione dei molluschi».
BUSA DI SCIROCCO
La Giunta regionale ha deliberato di assegnare 300.000 euro come contributo alla realizzazione del progetto di manutenzione della scogliera allo sbocco a mare della Busa di Scirocco. Il primo stralcio dell’opera, infatti, è stato approvato con il Programma 2020 di progetti di manutenzione straordinaria e interventi di interesse pubblico ricadenti nel territorio dei comuni del Parco Naturale del Delta del Po.
L’INTERVENTO
«Il contributo al progetto – sottolinea l’assessore ai Parchi e alle Aree protette – è di importante rilevanza nella vasta ottica di salvaguardia dell’integrità degli ecosistemi. Un impegno dal grande valore naturalistico ma anche indispensabile per l’attività antropica ed economica dell’area. Le caratteristiche ecologiche dell’area, infatti, sono alla base di quelle attività agricole, di pescicoltura e di molluschicoltura che sono riconosciute in tutta Europa e che, purtroppo, risentono delle conseguenze degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal mese di ottobre 2018, richiedendo l’attivazione di interventi mirati come questo. Mai come in questo caso le esigenze dal punto di vista naturalistico vanno di pari passo con quelle produttive. La gran parte delle attività produttive locali vivono di quella che è la tipicità dell’habitat del Delta del Po, la più grande zona umida, caratterizzata da grandi superfici di acqua dolce e salmastra che si incontrano in lagune, fiumi, canali, golene in un indefinito confine tra terra ed acqua».
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Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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