PORTO TOLLE - La campagna elettorale di Porto Tolle è stata scossa ieri dal post del sindaco uscente Roberto Pizzoli che ha condiviso le foto di alcune lettere minatorie ricevute nel corso del suo mandato.
Pizzoli racconta i motivi che lo hanno spinto a rivelare cosa stia accadendo: «Già dalla fine del 2022 ho iniziato a ricevere lettere minatorie in cui mi si chiedeva di non candidarmi più, altrimenti me l’avrebbero ‘fatta pagare’; l’ultima mi è arrivata non più di dieci giorni fa.
ATTESTATI DI SOLIDARIETÀ
Tra i primi a manifestare solidarietà a Pizzoli Cosetta Nicolasi, sua avversaria alle elezioni: «Esprimo solidarietà al sindaco per le lettere di minacce ricevute. Non dovrei nemmeno evidenziarlo, ma, dato il contenuto di alcuni commenti ribadisco che né io, né nessuno della mia squadra usa questi mezzi, noi le cose le diciamo in faccia, assumendoci le nostre responsabilità. Questa non è politica, è odio personale. Se qualcuno ritiene di aver subìto un torto si faccia avanti e non si nasconda dietro l’anonimato».
Anche Arianna Lazzarini, deputata della Lega e collega di Pozzonovo, ha fatto sentire la propria voce: «Fare il sindaco non è assolutamente facile, specialmente al giorno d’oggi. In democrazia è normale confrontarsi su programmi ed idee ma il confine delle minacce o delle offese, tanto più se anonime, non dovrebbe mai essere superato».