ROVIGO - Avrebbe allungato a più riprese le mani sulla nipotina, per anni, con palpeggiamenti e toccamenti piuttosto spinti, fin da quando era ancora bambina e non aveva ancora nemmeno 14 anni, che hanno portato ieri alla sua condanna, in rito abbreviato, ad una pena di 5 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione per violenza sessuale aggravata dal rapporto di parentela e dalla minore età della vittima.
TURBAMENTO
Gli atteggiamenti dell'anziano nonno da normali tenerezze hanno poi preso una piega più sessualmente esplicita ed hanno turbato profondamente la bambina che, da adolescente, a scuola, si è poi confidata con la psicologa messa a disposizione degli alunni dal suo istituto scolastico, in provincia di Ferrara. Le rivelazioni fatte dalla ragazzina hanno scosso profondamente la professionista che ha subito fatto scattare la segnalazione alla Questura di Ferrara. Vista la delicatezza del caso, gli inquirenti hanno immediatamente avviato approfonditi accertamenti per capire la fondatezza del racconto della presunta vittima. E le indagini hanno poi accertato essere tale.
LE INDAGINI
E proprio sugli atti delle indagini, che erano state inizialmente avviate sotto il coordinamento della Procura di Ferrara, per essere poi trasmesse a quella di Rovigo, competente per territorio, visto che tutto si sarebbe svolto nel territorio di Occhiobello, si è fondato il giudizio del giudice per le udienze preliminari Silvia Varotto che ieri ha condannato il nonno, 84enne, difeso dall'avvocato Lorenzo Maltarello, con rito abbreviato. Questa scelta difensiva ha comportato quindi una riduzione di un terzo della pena. Pur non avendo avuto mai veri e propri rapporti sessuali con la nipotina, l'anziano l'avrebbe però palpeggiata a più riprese. Fino a circa due anni fa, quando la confidenza della ragazzina alla psicologa della scuola ha messo in moto gli inquirenti, con le indagini che hanno fatto emergere anche fra i familiari quello che era accaduto senza che nessuno se ne rendesse conto.