Il ritorno del "mattone": a Rovigo gli affitti rendono più di azioni e titoli di Stato

Mercoledì 22 Febbraio 2023
Il centro di Rovigo

ROVIGO - Altro che azioni e titoli di Stato, il “mattone” rodigino, anche nella prima metà del 2022, si è confermato ben più remunerativo. E lo è stato di più pure rispetto agli investimenti immobiliari nelle grandi città. È quanto emerge dall’ultima analisi del Centro studi di Tecnocasa sul primo semestre dello scorso anno che prende in esame le locazioni a lungo termine e non quelle stagionali o turistiche che hanno profitti superiori ma sono più aleatorie. Per un bilocale di 65 metri quadri nelle città italiane il rendimento annuo di un affitto si è attestato intorno al 5,1%. Le città più grandi che spiccano per rendimenti maggiori sono Genova con il 6,3%, Palermo con il 6,1% e Verona con il 6,0%. Ma Rovigo vola addirittura al 9,8%. Questo perché il rendimento annuo lordo di un immobile in locazione viene calcolato come il rapporto tra la somma delle 12 pigioni ed il capitale investito per l’acquisto. A Rovigo gli affitti non sono particolarmente alti, ma sono contenuti i costi di acquisto.

ANALISI DEL RENDIMENTO

Per capire meglio come viene calcolato questo rendimento, secondo la simulazione di Tecnocasa, acquistando un miniappartamento con una camera da 60mila euro in centro storico, si otterrebbe una rendita lorda di circa 5.880 euro annui, pari appunto al 9,8% del costo dell’investimento, che in 11 anni sarebbe quindi più che ripagato. Un po’ inferiore, ma comunque sempre eccellente e superiore alla media, anche la rendita di un trilocale, un appartamento con due camere, sempre in centro, che renderebbe l’8,4%. In questo caso, acquistando un appartamento da 100mila euro si otterrebbero 8.400 annui di affitto e per rientrare dall’investimento ci vorrebbe un anno in più. A livello regionale, le rendite per bilocale vedono, alle spalle di Rovigo, Vicenza con il 7,1%, Padova con 6,7%, Verona e Treviso con il 6% e ultima Venezia con il 5,8%, penalizzata dagli alti costi di acquisto iniziali.

COMPRAVENDITA

Secondo le stime di Immobiliare.it, a gennaio, in centro a Rovigo, il prezzo medio di vendita si è attestato sui 1.025 euro al metro quadro rispetto ai 1.044 di gennaio 2022, mentre il prezzo di affitto si è attestato a 7,65 euro al metro quadro rispetto ai 6,83 di gennaio 2022. Nel gennaio 2015 il prezzo di vendita era ben più alto, 1.301 euro al metro quadro, con il valore più basso toccato nel febbraio 2021, 959 euro; mentre gli affitti nel 2015 erano sui 6,90 euro al mq, crollando fino ai 6,10 nel febbraio 2017. Va però detto che, oltre al ricavo, il proprietario di un immobile deve sostenere una serie di costi e di oneri fiscali che erodono almeno un 3% della rendita. Inoltre, tutte queste sono stime e non è possibile prevedere l’evoluzione del mercato, soprattutto in una realtà come quella di Rovigo, fuori dai grandi flussi turistici e con una presenza di studenti ridotta rispetto alle città universitarie. Tuttavia, fra l’apertura di Amazon, l’impulso ai corsi del Cur e la convenzione fra Ulss e Scuola di specializzazione in Medicina d’emergenza dell’Università di Ferrara, il mercato degli affitti sembra rivitalizzato.

INFLAZIONE IN CRESCITA

In ogni caso, rimarca Tecnocasa, «il 16,8% delle compravendite immobiliari, nella prima parte del 2022, è stato realizzato per investimento, in leggero aumento rispetto al 16,3% dello stesso periodo dell’anno scorso. L’inflazione in crescita, infatti, sta spingendo i risparmi sul mattone che viene considerato un buon impiego del capitale. La possibilità di ottenere canoni continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici».
 

Ultimo aggiornamento: 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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