Padova, affitti in città, il rendimento netto supera il 6%. Meglio il mattone dei titoli di Stato

Martedì 21 Febbraio 2023 di Marina Lucchin
Annunci

PADOVA - Investire nel mattone? Conviene di più che farlo nei titoli di Stato. Mentre il rendimento netto è più basso rispetto all’investimento azionario, ma sicuramente anche meno rischioso. È quello che si evince dagli ultimi dati del Centro Studi di Tecnocasa che riguardano il 2022, che prendono in esame locazioni a lungo termine e non stagionali o turistici, dove i profitti sono addirittura di gran lunga superiori.

L’inflazione in crescita, infatti, sta spingendo i risparmi sul mattone che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale.

In città

Come evidenzia l’ufficio studi, gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi - il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown - e sottoposte ad interventi di riqualificazione. Ed ecco perchè Padova è la terza città del Veneto per rendimenti, che oscillano tra il 6,7% per un bilocale e il 6,2% per un trilocale. Prima della Città del Santo ci sono solo Rovigo e Vicenza. Secondo dati nel primo semestre 2022, se un investitore avesse comprato un appartamento bilocale (cioè con una sola camera da letto) da 60 mila euro in città avrebbe portato a casa una rendita lorda di circa 4.020 euro annui (pari al 6,7% del costo dell’investimento). Un po’ inferiore ma comunque interessante anche la rendita media (6,2%) di un trilocale, ovvero di un alloggio con due camere da letto, da 100 mila euro: in questo caso il valore dell’affitto lordo annuo arriverebbe a 6.200. Meglio di Padova fanno Rovigo (dove però i valori immobiliari medi sono decisamente inferiori) che presenta rendimenti del 9,8% per i bilocali e del 8,4% per i trilocali e Vicenza: 7,1% per i bilocali e il 6,4% per trilocali. La presenza dell’università, dell’ospedale, di molti centri direzionali e un’economia vivacea, unita ad infrastrutture che nel tempo si sono evolute, danno a Padova un’ottima appetibilità. Oltretutto la città offre un ventaglio di ipotesi di investimento per tutte le tasche: si può puntare alle soluzioni di pregio del centro città fino a soluzioni più popolari all’Arcella. In mezzo ci sono sfumature diverse, che vanno da Città Giardino a Forcellini, dalla Sacra Famiglia a Chiesanuova.

Come funziona

La rendita immobiliare, per definizione, coincide col possesso di un bene che produce un reddito continuativo (al netto dei costi), grazie alla possibilità di riscuotere un canone di affitto. Un’altra possibilità per guadagnare col mattone è puntare sulle compravendite per generare una plusvalenza immobiliare. Il calcolo della rendita immobiliare deve necessariamente considerare la tassazione che grava sulla proprietà dell’immobile e sull’attività di locazione. Le imposte sull’affitto possono essere calcolate in due modi: tassazione ordinaria o cedolare secca, con aliquote diverse in base alla tipologia di contratto di locazione e al reddito. Con l’eliminazione dell’equo canone il prezzo di locazione è determinato dalla libera trattativa tra il proprietario locatore e l’affittuario. In media il rendimento lordo dell’investimento immobiliare in un anno come detto oscilla tra il 6,7 e il 6,2%. Si tratta di un dato indicativo che può fortemente variare in base a molti fattori e parametri locali. Va tuttavia considerato che si sta parlando di rendimento lordo. Oltre al ricavo, cioè l’affitto, il proprietario dell’immobile dovrà sostenere ogni anno una serie di costi della casa e di oneri fiscali. Praticamente il rendimento netto è dimezzato rispetto a quello lordo, assestandosi tra il 3,35 e il 3,1%, il che vuol dire che, nel mattone, è in ogni caso più alto del rendimento netto di un investimento in titoli di Stato come Bot (2,536%).

Ultimo aggiornamento: 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci