Rovigo. Il liceo musicale è in ritardo, servono dei lavori di ristrutturazione

L'avvio che era stato annunciato per l'anno scolastico 2024-2025 non è confermato. Ma neanche smentito

Martedì 19 Settembre 2023 di Elisa Barion
L'ex conventino

ROVIGO - Il liceo musicale è al momento al palo. L'iter per l'istituzione della nuova proposta didattica afferente il liceo Celio Roccati è in attesa di una svolta decisiva. Perché l'avvio che era stato annunciato per l'anno scolastico 2024-2025 non è confermato. Ma neanche smentito. Insomma, ora come ora non è possibile stabilire una data di avvio certa al 100%. E se la dirigente scolastica del Celio Roccati, Anna Maria Pastorelli, non fa mistero di tutte le proprie perplessità sulla possibilità di rispettare la scadenza inizialmente prospettata, il consigliere provinciale con delega all'edilizia scolastica Graziano Azzalin sembra più fiducioso anche se di certezze, comunque, per il momento non ce ne sono.

La segnalazione

Quando partirà il liceo musicale che Rovigo attende da anni? La risposta è: dipende.

Ma per arrivarci, è necessario fare un passo indietro. Tutto parte dalla segnalazione di un genitore di uno studente interessato al nuovo corso di studi superiore, come detto annunciato per l'anno scolastico 2024-2025 e le cui iscrizioni, dunque, dovrebbero effettuarsi già a partire dal prossimo gennaio, che racconta di aver provato a prendere informazioni in merito: «Mio figlio si era lusingato di poter frequentare quella scuola, ma ho potuto constatare che è tutto fermo». Il genitore, successivamente, incalza: «Dubito che il tutto possa risolversi a stretto giro».

La delibera

Dal canto suo, la dirigente Pastorelli chiarisce la posizione dell'istituto: «Noi siamo andati in collegio docenti con una delibera per l'istituzione del liceo musicale condizionata alla disponibilità dei locali, ma gli enti gestori, ossia il Comune e la Provincia, non li hanno dati, quindi siamo fermi e certamente saremo fermi finché non ci saranno dei locali effettivamente utilizzabili. Noi nella delibera abbiamo specificato che quando ci sarà fornita una planimetria dei locali e sarà effettuato un sopralluogo da parte dei nostri responsabili della sicurezza e avremo, eventualmente, la sicurezza degli spazi da utilizzare, potremo impegnarci ad avviare il nuovo percorso. Ma la Provincia deve prima portare avanti dei lavori di ristrutturazione importanti e che sono rallentati a causa di problematiche di edilizia pubblica. Quando avremo delle risposte dalla Provincia, ci muoveremo. Risposte che io, per il momento, non conosco».

I lavori

D'altra parte la partita dei lavori di edilizia scolastica, specialmente quelli pianificati sulla base dei fondi Pnrr che ammontano complessivamente a circa 11 milioni, non è una novità per Palazzo Celio. Il consigliere Azzalin, sul punto, chiarisce: «I lavori stanno proseguendo anche se gli ostacoli da superare, in particolare a livello burocratico, sono stati più d'uno. Tuttavia siamo in linea con il cronoprogramma e contiamo di finire entro i tempi stabiliti. Per questo non è possibile, al momento, confermare la data di avvio del liceo musicale, ma neanche possiamo smentirla. Inoltre ci sono i lavori di sistemazione della porzione dell'ex chiesa di San Michele, che sono di competenza in parte del Comune, e poi della Provincia per l'allestimento dei locali scolastici che devono proseguire in virtù della convenzione da poco siglata». La questione, in sostanza, è che il Roccati, nel 2023, è interessato da una serie di lavori per la messa in sicurezza e le opere interne nella propria sede, ma per fare i lavori all'interno di una sede scolastica è necessario garantire lo svolgimento ordinario delle attività didattiche. Durante questi interventi al Roccati, però, ci sarà bisogno di spazi, in via temporanea, per ospitare alcune classi e uffici. E qui entra in gioco l'ala dell'ex San Michele che dovrebbe ospitare una parte dei corsi esistenti per la durata dei lavori programmati. Di conseguenza la scelta è stata quella di lasciare in sospeso l'avvio del liceo musicale fino a quando gli interventi non saranno conclusi. 

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