Rovigo. L'impresa ha costruito case senza fare le opere pubbliche: deve pagare 820mila euro

Giovedì 11 Gennaio 2024 di E. Bar.
Rovigo. L'impresa ha costruito case senza fare le opere pubbliche: deve pagare 820mila euro

ROVIGO - Un lavoro durato cinque anni e che sta volgendo a conclusione. Dopodiché Rovigo non sentirà più parlare di Piruea o come dice l'assessore all'Urbanistica Luisa Cattozzo, «ci possiamo mettere sopra una pietra tombale, finalmente». Tutto parte dalla vittoria che il Comune ha messo a segno nel ricorso intentato al Tar del Veneto per le inadempienze riscontrate nel Programma di riqualificazione numero 17. La ditta che avrebbe dovuto eseguire le opere previste in cambio della variante urbanistica per costruire case, la Immobiliare Villa Dal Vesco srl già Immobiliare Bordin srl, le ha realizzate solo in parte. E così in piazza Duomo è mancata la riqualificazione concordata, oltre alla consegna del collaudo e della dichiarazione di conformità dell'impianto di illuminazione di via Marchioni.

La seconda sezione del Tribunale amministrativo veneto ha dato ragione al Comune, autorizzandolo a eseguire il sequestro conservativo di beni fino al raggiungimento dei 771.830 euro previsti in opere, mentre la ditta non si è costituita in giudizio.

LA VICENDA

L'assessore Cattozzo ripercorre la vicenda. «Il Piruea numero 17 dell'immobiliare Bordin denominato "Via Martiri di Belfiore" risalente al 2008 e riguardante, in pratica, Città giardino, prevedeva quattro opere tra cui la riqualificazione di piazza Duomo. Questo intervento aveva nel Piruea un valore di circa 340mila euro. Il Piruea viene realizzato quasi tutto, tranne questa operae. L'Immobiliare Bordin nel frattempo cambia nome in Immobiliare Villa Dal Vesco. La questione si snoda a partire dalla polizza assicurativa che viene siglata a garanzia delle opere, fatta in tutti i Piruea. Nel frattempo è fallita l'agenzia assicurativa titolare della polizza, ma questa non è stata notificata al Comune». È cessata nel 2021 ed è la FinAmbrosiana Consorzio Garanzia Fidi scpa.

La polizza ammontava a 500mila euro e avanti il Tar il Comune aveva chiesto che fosse accertato «l'inadempimento parziale della ditta Immobiliare Villa Dal Vesco srl» agli obblighi in cambio dei quali il Comune ha dato le autorizzazioni a realizzare immobili, a oggi 23 sui 26 previsti. Quanto alle opere speciali la società, stando a quanto riportato in sentenza, «ha costruito soltanto gli spogliatoi e la tribuna dei campi sportivi, ma non ha fornito il progetto esecutivo-definitivo per la riqualificazione e il recupero di piazza Duomo, né i documenti sull'impianto di illuminazione di via Marchioni».

L'amministrazione Gaffeo, sottolinea Cattozzo, ha deciso di adire le via legali perché facendo una lunga e complessa revisione di tutti i 22 Piruea, è emerso che «quasi tutti i privati hanno portato a casa l'edificazione delle aree grazie ai titoli edificatori rilasciati, ma quello che non è stato fatto subito è stato il ritorno del beneficio pubblico, le opere speciali. Si è ritenuto di procedere per vie legali, il che ha portato alla sentenza recente che dispone il sequestro conservativo dei beni della ditta per un valore di circa 820mila euro complessivi, tenendo conto degli interessi e dell'aggiornamento. Il Comune, per dare attuazione alla sentenza, ha disposto che il sequestro preventivo sia trasformato in pignoramento esecutivo. La Immobiliare Villa Dal Vesco è proprietaria di una villa lungo il Brenta, attiva, restaurata e dotata di servizi: il Comune ha disposto che la villa venga messa all'asta per il recupero della somma che sarà vincolata all'area dell'opera speciale e aggiunta alla somma del Piruea Angelo custode monetizzato e destinato alla riqualificazione dei portici di via Badaloni, porterà alla riqualificazione complessiva di tutta la zona Duomo».

Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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