Da nuovi edifici al parco urbano: quartiere San Bortolo sarà riqualificato in 7 mosse

Domenica 4 Giugno 2023 di Elisa Barion
L'area degradata dell'ex Mercato ortofrutticolo

ROVIGO - Eppure qualcosa si muove. Se la riqualificazione di via Oroboni e degli immobili presenti in quella zona del quartiere San Bortolo sembra finita in soffitta, visto che sono passati quasi due anni da quando il Comune si è aggiudicato ben 15 milioni di euro di fondi Pnrr per dare un nuovo volto all’intera area, ecco che dopo mesi di buio, arriva un primo nuovo passo avanti sul fronte del famoso Pinqua, acronimo che sta per “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Gli uffici tecnici di Palazzo Nodari, o meglio la dirigente del settore Lavori pubblici Marzia Rizzi ha firmato nei giorni scorsi sette determinazioni, di fatto smembrando il maxi progetto di riqualificazione di via Oroboni in sette interventi diversi, ognuna delle quali affida i servizi tecnici di progettazione e direzione lavori delle opere a degli operatori economici, ovvero a ditte specializzate, individuati da Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del ministero. È proprio a Invitalia, infatti, che l’amministrazione si è rivolta, tramite un apposito accordo quadro, per realizzare i procedimenti in questione anche per una questione di tempi. Sì, perché l’Agenzia ministeriale consente al Comune di accorciarli, visto che le opere sono in gran ritardo e la scadenza della conclusione dei lavori, fissata al 31 marzo 2026, si avvicina inesorabilmente.

LA DIVISIONE

Entrando nel dettaglio dei documenti firmati dalla dirigente Rizzi, come detto il maxi progetto è stato suddiviso in sette interventi. Questi, in particolare, riguardano la realizzazione di un bosco urbano, il recupero e la riqualificazione del complesso edilizio ex Gabar dove attualmente ha sede il Comando della Polizia locale prossimo al trasloco nello storico palazzo ex Riccoboni di viale Marconi, la realizzazione di un parco “delle sensazioni”, la ristrutturazione per efficientamento energetico del Teatro Studio affidato in gestione al Teatro del Lemming, lavori di realizzazione opere di urbanizzazione e poi i due interventi centrali del Pinqua, quelli che sono maggiormente coerenti con le finalità del Programma finanziato dal Pnrr complessivamente, a livello nazionale, con 2,8 miliardi di euro, ovvero la manutenzione straordinaria di alloggi comunali situati in via Oroboni e la realizzazione di nuovi edifici residenziali, sempre in via Oroboni.
L’obiettivo primario del Pinqua, infatti, è di «riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale» oltre a «rigenerare il tessuto socioeconomico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile». In quest’ottica, le determine che affidano, per ognuno dei sette interventi, i servizi tecnici di progettazione e direzione lavori alle ditte incaricate da Invitalia, individuano i mandanti e i mandatari nell’ambito di ogni progettazione, e stabiliscono anche le dotazioni finanziarie per ogni procedura. Il tutto nell’ambito dei 14.999.705,95 euro di contributo che Palazzo Nodari si è aggiudicato a inizio 2022 all’interno di un quadro economico complessivo, secondo il progetto di fattibilità tecnico economica, che prevede un importo totale di 16.265.405,40 euro. Dunque, con l’aggiunta di 1.265.699,45 euro in più rispetto ai fondi Pnrr che il Comune mette di tasca propria.

TEMPI STRETTI

Per realizzare tutto questo, il tempo rimasto è pochissimo, entro giugno il Comune dovrebbe avere concluso gli affidamenti, ma ancora non sono stati sciolti i nodi del vecchio Piruea che insiste su parte della zona oggetto di intervento, che come diversi Piruea varati a Rovigo anni fa, non è mai stato realizzato da parte dei privati coinvolti e che scade il prossimo anno. Con i privati il Comune sta ancora cercando di concludere un accordo bonario per ottenere la disponibilità delle aree, cercando anche di adattare il progetto al Piruea esistente.
 

Ultimo aggiornamento: 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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