Mancano gli infermieri: l’hospice rischia di dover sospendere l’attività

Sabato 7 Maggio 2022 di Ilaria Bellucco
L'hospice di cure palliative "Casa del Vento" di Lendinara

LENDINARA - L’hospice di cure palliative Casa del Vento rosa rischia di dover sospendere l’attività per carenza di infermieri, la dirigenza lancia un’accorata richiesta di aiuto alle istituzioni locali e regionali: La struttura extraospedalieria di cure palliative, gestita dalla Casa albergo per anziani in convenzione con l’Ulss 5, potrebbe non essere più in grado di garantire l’assistenza ai pazienti terminali in fase avanzata e alle loro famiglie.
A lanciare l’allarme è la presidente della Casa albergo Tosca Sambinello, che ricorda come la struttura da 15 anni accompagni i malati garantendo terapie del dolore e dignità con uno staff che comprende figure come il medico, l’infermiere, l’operatore sociosanitario, lo psicologo e l’assistente spirituale.

IL PROBLEMA

La carenza di figure professionali come medici, infermieri e Oss mette seriamente a rischio la possibilità di garantire la continuità di questo centro di eccellenza. «È la drammatica situazione di tutti i centri di servizio e delle strutture socio-sanitarie residenziali, sempre più in difficoltà nel garantire i servizi come denuncia Uripa, l’Unione Regionale Istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza, cui Casa albergo per anziani aderisce. A breve la Casa del Vento rosa si troverà a perdere altri suoi infermieri, che si trasferiranno nell'Ulss 5, e non c’è la possibilità di sostituirli».
Una questione generalizzata cui hanno contributo l’emergenza Covid-19 ed errori passati della programmazione formativa. «I nostri infermieri sono estremamente preparati e qualificati e a loro va tutta la nostra gratitudine, ma sono sottoposti a pesanti turni di lavoro per le carenze di organico e spesso sono attratti dalla possibilità di poter operare in un ambiente rivolto a specialità sanitarie non rinvenibili nelle nostre strutture. Da parte nostra stiamo già garantendo trattamenti economici integrativi equiparabili a quelli della sanità, oltre a percorsi formativi e di qualificazione, e siamo alla continua ricerca di nuovi professionisti».

I CONCORSI

A fronte di un’emorragia di 12 infermieri solo nell’ultimo anno, l’ente ha già bandito due concorsi e porta avanti continue ricerche di personale anche con titolo professionale estero. «Gli esiti però sono molto limitati e insufficienti a garantire i servizi. L’ente ha aderito ai progetti della Regione finalizzati a garantire il supporto in termini di prestazioni infermieristiche da parte delle aziende sanitarie alle strutture residenziali territoriali, ma purtroppo non stanno portando risultati. Il rischio concreto è che il servizio debba essere sospeso o addirittura interrotto. Per il nostro territorio sarebbe una perdita gravissima di competenze, valori e capacità di risposta ai bisogni delle persone».
 

Ultimo aggiornamento: 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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