Elezioni del 20 e 21 settembre: presentate 19 liste, ma le valide sono 17

Domenica 23 Agosto 2020 di Alberto Lucchin
Sono state presentate le liste per l'appuntamento elettorale di settembre
ROVIGO - Partita la campagna elettorale. Alle 12 di ieri l’Ufficio Centrale Circoscrizionale polesano ha chiuso le porte e ha sancito quali sono le liste che concorreranno alle Regionali del 20 e 21 settembre. Tra venerdì e sabato c’è stato letteralmente un assalto al tribunale per la consegna della documentazione necessaria a presentarsi alla corsa elettorale, con lunghe code sotto il sole. Ben 19 le liste consegnate, ma due non sono state validate dall’ufficio elettorale, pertanto sono escluse dalla competizione. Sono 74 i candidati consiglieri che potranno ricevere le preferenze nel collegio provinciale in 17 differenti liste. Il Movimento 5 Stelle è la lista che presenta meno candidati in Polesine, solo due: Elena Suman e Federico Rizzi. Il “Partito dei Veneti”, “Sanca Veneto” (per Lorenzoni presidente) e “Veneto-Simonetta Rubinato per le autonomie” presentano tre candidati. “Europa Verde” e “Movimento 3 V-Libertà di Scelta” invece ne presentano quattro. Tutte le altre liste ne presentano cinque, il numero massimo.

LISTE E CANDIDATI
Sono nove i candidati presidente: solo due di questi guidano una coalizione, gli altri hanno una sola lista a proprio sostegno. È innegabile che saranno due gli schieramenti protagonisti di questa sfida. Da una parte il presidente uscente Luca Zaia, sostenuto dal centrodestra con le liste “Lega - Liga Veneta - Salvini”, “Zaia Presidente”, “Lista Veneta Autonomia L.V.R.”, “Fratelli d’Italia”, “Forza Italia”. Dall’altra parte della barricata, determinato a contrastare Zaia c’è il centrosinistra, rappresentato dall’ex vicesindaco di Padova Arturo Lorenzoni, che sarà sostenuto da “Il Veneto che Vogliamo”, “Partito Democratico”, “+ Veneto in Europa - Volt”, “Sanca Veneta” ed “Europa Verde”. Non mancherà il M5S, alla sua terza tornata elettorale in Veneto per le Regionali, ma che non è riuscito a riempire tutti e cinque gli slot disponibili per candidati consiglieri. I pentastellati saranno rappresentati dall’imprenditore padovano ed ex senatore Enrico Cappelletti. Italia Viva, insieme al Partito Socialista, sosterrà la senatrice renziana Daniela Sbrollini (nata a Latiano, in provincia di Brindisi, ma cresciuta a Vicenza). In queste elezioni ricompare il nome di Tiziana Virgili, ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Fratta, candidata con la lista dell’ex Dem Simonetta Rubinato. I “no-vax” scendono nell’arena elettorale con il Movimento 3V, proponendo alla presidenza Paolo Girotto, veterinario di Montegrotto Terme che lavora nell’ambito della medicina naturale ed omeopatica.
Nell’ambito della sinistra ci sono due liste, quella di Rifondazione Comunista che si chiama “Solidarietà Ambiente Lavoro” e che candida Paolo Benvegnù, l’altra è “Veneto Ecologia Solidarietà”, guidata dal consigliere regionale Patrizia Bartelle. Avrebbero dovuto correre insieme, ma all’ultimo hanno deciso di separarsi pur condividendo alcuni punti del programma elettorale. Il “Partito dei Veneti” è invece in corsa con Antonio Guadagnini ed è una forza politica nata dall’unione dei vari movimenti veneti indipendentisti e pro-autogoverno.

GLI ESCLUSI
Le due liste che non sono state validate dall’Ufficio elettorale sono “Movimento Noi Veneto Indipendente - Indipendenza Noi Veneto” e “Venetie per l’autogoverno”. La motivazione, secondo quando scritto dai magistrati rodigini Angelo Risi, Silvia Ferrari e Nicola Del Vecchio, sarebbe per entrambi gli schieramenti relativa al mancato deposito di alcuni documenti richiesti per l’iscrizione della lista.
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