Ater Rovigo. Dalla Regione 1,8 milioni per recuperare 48 alloggi

Domenica 31 Dicembre 2023 di Francesco Campi
Ater Rovigo. Dalla Regione 1,8 milioni per recuperare 48 alloggi

ROVIGO - «Con 1,8 milioni di euro, a cui si sommano i fondi messi a disposizione dall'Ater di Rovigo per 477 mila euro, in Polesine sarà possibile recuperare 48 alloggi in 7 Comuni che al momento sono sfitti in attesa di ristrutturazione e dopo questi interventi potranno essere assegnati ad altrettante famiglie in attesa nelle graduatorie».

Ad annunciarlo, nei giorno scorsi è stato l'assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica, Cristiano Corazzari.

Con due nuovi stanziamenti per un totale di 3 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 la Giunta regionale del Veneto, con una delibera proposta dall'assessore ai Fondi Ue Federico Caner, di concerto con l'assessore Corazzari, ha infatti rinnovato l'impegno sul fronte dell'edilizia residenziale pubblica. La somma sarà spesa per due pacchetti di interventi che interessano la provincia Rovigo e la città di Treviso.


LA DISPONIBILITÀ
In Polesine, fra l'altro, il patrimonio immobiliare di proprietà o gestito da Ater è sufficiente per numero di alloggi ma non per qualità a far fronte alla domanda abitativa delle persone in maggiore difficoltà economica: secondo la stima della stessa Ater di Rovigo, contenuta nel dossier sulle attività svolte dalle sette Ater del Veneto nell'esercizio 2022, usato come base della discussione della seduta della Seconda commissione regionale del 25 maggio scorso, servirebbero ben 200 milioni di euro. Tutto questo in un momento nel quale la crisi abitativa sta tornando a riacutizzarsi, in una morsa fra aumento dei canoni di affitto e riduzione del numero di appartamenti concessi in affitto, a fronte dei rincari generali prodotti dall'inflazione. Lo scorso anno in Polesine sono stati eseguiti 81 sfratti, con un aumento del 211,54% rispetto al 2021, quando erano stati 26, mentre nel 2020 solo 21. Nel 2019, invece, erano stati 71. Per quanto riguarda i provvedimenti di sfratto, invece, nel 2022 ne sono stati emessi 130: 119 per morosità, 39 dei quali solo nel capoluogo, e 11 per finita locazione. Nel 2021, invece, i provvedimenti erano stati 123: 108 per morosità, 38 a Rovigo, e 15 per finita locazione. Fra l'altro, con la legge di Bilancio per il 2023 il governo Meloni non ha rifinanziato il "Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione", che aiuta a pagare le spese per l'affitto, previsto da una legge del 1998.


LOCAZIONI NECESSARIE
Per questo, l'edilizia residenziale pubblica torna ad essere un pilastro essenziale del welfare locale. E, come spiega ancora Corazzari, «grazie alle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, Fsc, che congiuntamente ai Fondi strutturali europei rappresenta lo strumento finanziario principale per attuare le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali, i due stanziamenti, per 3 milioni di euro complessivi, testimoniano l'impegno della Regione sul fronte dell'edilizia residenziale pubblica. Il patrimonio immobiliare di proprietà delle Ater, 36.943 alloggi in tutto in Veneto, ha continua necessità di interventi per garantire standard abitativi adeguati e rispondere al meglio alle esigenze degli inquilini. È in quest'ottica che si colloca questo stanziamento».
Oltre all'intervento che interesserà il Polesine, spiega ancora l'assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica «abbiamo fatto atterrare sul trevigiano finanziamenti importanti per la riqualificazione urbana di contesti urbani degradati. Nello specifico, avvieremo un importante intervento di recupero di alloggi sfitti nell'area feltrina, che ci permetterà di realizzare nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica dell'Ater: 12 alloggi che fanno parte di un intervento più ampio pianificato nell'area Nord/Ovest della città di Treviso, e che vede un finanziamento di 1.200.000 euro coperto con le risorse Fsc 2021-2027, e 1.190.000 euro di cofinanziamento regionale, a fronte di un costo totale pari a 3.353.914 euro».

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