Rovigo. La Polizia locale sarà armata di pistola: arriva il regolamento. «Così si coprirà anche il turno serale»

Sabato 18 Marzo 2023 di Elisa Barion
Agenti della Polizia locale di Rovigo durante i controlli delle domeniche ecologiche

ROVIGO - «Sono sempre stata contraria alle armi in dotazione alla Polizia locale, ma Rovigo adotterà un regolamento davvero ben fatto». Più che un dietrofront, quello dell’assessore Giorgia Businaro è un adeguarsi alle norme che regolano l’attività degli agenti di Polizia locale. È così che sotto la sua egida, tra l’altro iniziata da pochissimo tempo, il Corpo di Polizia locale del capoluogo avvierà l’iter per mettere la pistola nella fondina degli agenti. Un primo passo si compirà già la prossima settimana: mercoledì prossimo è convocata la quarta commissione che tra gli argomenti all’ordine del giorno, quasi a sorpresa dovrà discutere l’approvazione del regolamento del Corpo di Polizia locale di Rovigo e a seguire quella del regolamento “per la disciplina dell’armamento del Corpo di Polizia locale”.

NORME NECESSARIE
Si tratta, come ha spiegato tempo addietro il sindaco Edoardo Gaffeo, di due documenti indispensabili per poter procedere all’assegnazione dell’arma ai vigili. Due passaggi fondamentali tra i tanti che l’iter comporta, ma che sono destinati a far discutere, tanto è spinoso il tema. Non a caso Businaro mette le mani avanti ricordando di essersi sempre espressa, senza mezzi termini, contraria a questa prospettiva. Questo quando era consigliere comunale. Ora Businaro è dall’altra parte: una delle sue deleghe da assessore è proprio quella alla Polizia locale e la questione spinosa delle pistole ai vigili è materia di sua competenza. D’altro canto, pur essendo, quella di Rovigo, una giunta di centrosinistra, il sindaco sul punto è sempre stato chiaro. Tant’è che poco più di un anno fa, a inizio aprile 2022, si esprimeva così: «Non siamo contrari alle armi ai vigili in modo aprioristico, facendone una questione ideologica. A questa dotazione stiamo attualmente lavorando e arriveremo, a tempo debito, a una conclusione». Il “tempo debito”, a meno di un anno e mezzo dalle prossime elezioni, sembra essere arrivato, tanto che l’amministrazione sta per compiere un tale passo avanti che neanche le due precedenti giunte, entrambe di centrodestra di cui una, in particolare, a trazione leghista, erano riuscite a fare.
La commissione consiliare competente discuterà i due regolamenti mercoledì prossimo e verosimilmente approderanno in consiglio comunale già alla prossima seduta che salvo imprevisti, dovrebbe essere convocata entro fine mese.

ESIGENZE DI SERVIZIO
«Dall’approvazione dei regolamenti all’adozione vera e propria delle armi i tempi saranno lunghi - chiarisce Businaro - perché servirà un periodo di formazione degli agenti e poi di esercitazione, dovranno essere effettuate tutte le visite e le analisi di idoneità psico-fisica. I provvedimenti sono necessari perché ci sono alcuni servizi svolti dagli agenti nei due torni di lavoro giornalieri che prevedono tale dotazione. Il servizio di pattugliamento delle strade, per esempio, è uno di questi. Se si pensa, poi, al servizio d’ordine durante le manifestazioni, la situazione al momento è questa: gli agenti attualmente possono svolgerlo solo fino alle 22, perché dopo questo orario, chi lo svolge deve essere armato. Quindi se dovesse essere necessario effettuare uno straordinario, anche di solo un paio d’ore fino a mezzanotte, i nostri agenti non sono nelle condizioni di svolgerlo proprio perché non armati».
Senza entrare troppo nel dettaglio del regolamento per la disciplina dell’armamento, l’assessore aggiunge che «sono previsti anche una serie di controlli sull’idoneità di chi avrà in dotazione l’arma che saranno svolti, con cadenza regolare, annualmente».
Tempi lunghi pure per l’organizzazione del terzo turno di servizio della Polizia locale, quello notturno: per diventare effettivo servono assunzioni di personale operativo che al momento sono in corso.

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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