Amianto e ingombranti gettati: due scempi ambientali

Domenica 3 Marzo 2019 di Guido Fraccon
Amianto e ingombranti gettati: due scempi ambientali
ADRIA - PAPOZZE - Non si arresta la piaga dei rifiuti abbandonati nel territorio adriese e nelle realtà del Delta del Po. A pochi giorni dalla notizia della discarica a cielo aperto scoperta tra i paesi di Ca'Emo, Villadose e San Martino di Venezze e le nuove immagini dell'ennesimo scempio ambientale arrivanda Cavanella Po e da Panarella. Qui, a pochi metri dal Po, in due aree di grande valenza ambientale ancora da valorizzare appieno, qualcuno nottetempo ha pensato bene di liberarsi di rifiuti ingombranti e soprattutto pericolosi. Tra le varie cose finite in queste mini discariche abusive alcune coperture in cemento amianto ed un frigorifero. L'eternit è stato posizionato di fronte all'ex zuccherificio mentre il frigo è presente sull'argine del Collettore Padano. Se Cavanella piange, Panarella non ride. Anche qui, nel territorio di Papozze, è non è la prima volta che accade, si può davvero trovare di tutto, dagli inerti ai rifiuti indubbiamente più pericolosi. Secondo Legambiente che da anni si batte contro questa vera e propria piaga ad Adria e nel Delta la questione della dispersione dei rifiuti e della lotta all'abbandono indiscriminato di materiali è ancora un tasto dolente che sta diventando sempre più un crimine contro le comunità e una spesa folle. Immediata per quanto riguarda Cavanella Po la risposta dell'amministrazione comunale affidata all'assessore al decoro urbano Andrea Micheletti che ha già comandato i tecnici comunali ad effettuare un primo sopralluogo.
LO SMALTIMENTO«Per il frigorifero servirà un ragno - dice - e pertanto la sua rimozione dovrà essere organizzata contestualmente alla raccolta degli oggetti ingombranti porta a porta. La prima data utile è il 6 marzo. Non vogliamo aumentare i costi, spalmandoli su tutti i cittadini. Per quanto riguarda invece l'amianto saremo costretti a chiedere un preventivo prima di agire». Un dato è assodato per il referente di giunta che ultimamente dai bidoni stradali al guano dei colombi sta cercando di risolvere situazioni che non erano mai state affrontate prima e che per qualche suo predecessore avevano rappresentato anche un nervo scoperto: «L'abbandono dei rifiuti sta diventando una piaga sociale. Mi chiedo inoltre come sia possibile che nessuno non veda mai niente? Chi vede e non fa nulla diventa complice».
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