VENEZIA - E' andata bene. La bora di sabato e domenica, il vento freddo che scende dall'Artico, ha abbassato le temperature ma anche pulito l'aria. Per giorni e giorni il livello di Pm10 in sei capoluoghi veneti su sette - si salva solo il Bellunese - ha sforato ampiamente la soglia di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, che caratterizza l'aria considerata "buona", sconfinando stabilmente, a Padova, Rovigo, Vicenza, Treviso, Venezia e Verona, anche oltre quota 100 microgrammi, un livello di qualità "pessimo". Se non fosse intervenuto il vento, il bollettino Arpav di oggi, lunedì 25 febbraio, avrebbe certificato il superamento della soglia per 10 giorni consecutivi in tutit e sei i capoluoghi veneti, determinando l'innalzamento dell'allerta e il blocco della circolazione esteso ai veicoli commerciali e ai diesel euro4, e protratto 24 ore su 24. Invece sabato e domenica i livelli di Pm 10, grazie alla bora, sono rimasti un filo sotto la soglia di 50 microgrammi in tutti i capoluoghi del Veneto, e il livello di allerta è tornato al "verde".
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