VERONA - I decessi tra i pedoni in tutto Veneto da inizio anno hanno già raggiunto quota 25. Lo rende noto Luigi Altamura, comandante polizia locale di Verona e componente del tavolo di coordinamento delle polizie locali dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Altamura cita i dati dell'Asaps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) con l'Osservatorio Pedoni, dopo il grave investimento di Negrar (Verona) che ha visto la morte di un 13enne, ucciso da un pirata della strada.
Nell'anno 2022, Istat aveva contato 39 decessi tra i pedoni nella regione. Molti di questi sono stati investiti sulle strisce pedonali, in alcuni casi da guidatori ubriachi o sotto l'effetto di sostanze.
«Sono dati impressionanti quelli divulgati da Asaps e Istat - dice Altamura -, che fanno capire che la pirateria è ancora una emergenza e che i pedoni sono gli utenti più vulnerabili. Nonostante l'introduzione dell'omicidio stradale, che prevede aggravanti specifiche sulla fuga e l'omissione di soccorso il fenomeno non accenna a diminuire. Occorre fare di più, anche in Veneto, con maggiori controlli nelle ore serali e notturne, con più pattuglie sulle strade anche per verificare le condizioni psicofisiche di chi si mette alla guida»
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