TRENTO - La carcassa di un orso è stata rinvenuta da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. Si tratta dell'esemplare M62. L'animale appare in stato di decomposizione. La sua identità è confermata dalle marche auricolari. A stabilire le cause della morte - precisa la Provincia autonoma di Trento - sarà l'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l'esemplare.
Gli animalisti
«Siamo addolorati, scioccati ed estremamente preoccupati per la morte di M62, uno degli orsi che Maurizio Fugatti aveva condannato a morte nei giorni scorsi». Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue: «Non vorremmo che la campagna di odio e di vendette, una vera caccia alle streghe, scatenata dal presidente della PAT avesse finito per armare la mano dei bracconieri».
«M62 era stato condannato a morte - ricorda Enpa - solo perché in passato si era avvicinato alle zone abitate dove era stato attirato dai rifiuti lasciati incustoditi». L'associazione resta in attesa dell'esame necroscopico sul corpo dell'animale: «Se dovessero emergere responsabilità umane nella morte di M62, Enpa procederà immediatamente per le vie legali», aggiunge l'Ente Nazionale Protezione Animali, che rinnova al presidente della Provincia di Trento «l'appello alla ragionevolezza: ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi, e si impegni in modo concreto a favorire la convivenza con i plantigradi e con tutti gli altri selvatici, cambiando passo rispetto alle omissioni degli anni passati».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout