Trovata la carcassa in decomposizione dell'orso M62, era tra gli esemplari problematici. Enpa: «Allarme bracconaggio»

Domenica 30 Aprile 2023
L'orso M62

TRENTO - La carcassa di un orso è stata rinvenuta da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. Si tratta dell'esemplare M62. L'animale appare in stato di decomposizione. La sua identità è confermata dalle marche auricolari. A stabilire le cause della morte - precisa la Provincia autonoma di Trento - sarà l'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l'esemplare.

Il recupero è stato curato dal Corpo forestale trentino. M62 era fra gli esemplari ritenuti «problematici» per avere mostrato nel tempo atteggiamenti troppo confidenti nei confronti dell'uomo. M62 fa parte della stessa cucciolata di M57 (catturato nel 2020 dopo aver aggredito un carabiniere ad Andalo) e di F43, femmina morta nel settembre 2022 per una dose sbagliata di anestetico durante le fasi di cattura per la sostituzione del radiocollare che portava dal luglio 2021.

Gli animalisti

«Siamo addolorati, scioccati ed estremamente preoccupati per la morte di M62, uno degli orsi che Maurizio Fugatti aveva condannato a morte nei giorni scorsi». Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue: «Non vorremmo che la campagna di odio e di vendette, una vera caccia alle streghe, scatenata dal presidente della PAT avesse finito per armare la mano dei bracconieri».

«M62 era stato condannato a morte - ricorda Enpa - solo perché in passato si era avvicinato alle zone abitate dove era stato attirato dai rifiuti lasciati incustoditi». L'associazione resta in attesa dell'esame necroscopico sul corpo dell'animale: «Se dovessero emergere responsabilità umane nella morte di M62, Enpa procederà immediatamente per le vie legali», aggiunge l'Ente Nazionale Protezione Animali, che rinnova al presidente della Provincia di Trento «l'appello alla ragionevolezza: ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi, e si impegni in modo concreto a favorire la convivenza con i plantigradi e con tutti gli altri selvatici, cambiando passo rispetto alle omissioni degli anni passati».

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 15:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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