Lega "pigliatutto" ​fa man bassa di cariche e porta a casa Ater, Esu e Corecom

Giovedì 3 Giugno 2021 di Alda Vanzan
Lega in Veneto
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VENEZIA - Lega pigliatutto anche nel sottobosco politico.

Dopo la debordante vittoria alle elezioni del 20 settembre 2020 (Luca Zaia 76,79%, lista Zaia Presidente 44,57%, Lega 16,92%), il rapporto ora si riflette sulle nomine. Dalle Ater agli Esu, il fu Carroccio fa man bassa di cariche. Agli alleati, Fratelli d'Italia e Forza Italia, le briciole, come da proporzioni uscite dalle urne.

I NOMI

Il lenzuolone di nomine - ben 146 - è stato reso noto ieri. Si tratta di nomine di competenza del consiglio regionale effettuate con il potere sostitutivo dal presidente Roberto Ciambetti sentiti i capigruppo consiliari. In pratica, una volte definite le caselle - quanti posti a ciascuna forza politica - i nomi vengono decisi dai rispettivi partiti. Va detto che la partita non è ancora chiusa: martedì prossimo, quando si riunirà l'assemblea legislativa, ci sarà da nominare il Garante dei diritti della persona (che fino alla scorsa legislatura era stato attribuito alla minoranza) oltre che l'istituzione della commissione d'inchiesta sul Covid. Ma chi sono i 146 nuovo nominati?

ATER

Le partite più grosse sono quelle delle Ater, le aziende che si occupano della gestione del patrimonio pubblico immobiliare. Sono sette, una per provincia, e tutti i presidenti sono in quota Lega: a Belluno Ilenia Rento (la candidata alle Europee 2019 che come propaganda elettorale aveva scelto una foto della tempesta Vaia e lo slogan Scateniamo la tempesta a Bruxelles, suscitando malumori e perplessità nel partito), a Padova il sindaco di Carceri Tiberio Businaro, a Rovigo Guglielmo Ferrarese, a Treviso Mauro Dal Zilio, a Venezia Fabio Nordio, a Verona Matteo Mattuzzi, a Vicenza Valentino Scomazzon. I vicepresidenti: tre della Lega (Padova, Rovigo, Vicenza), tre di Fratelli d'Italia (Treviso, Belluno, Venezia), uno di Forza Italia (Verona).

ESU

Per quanto riguarda gli Esu, le Aziende regionali per il diritto allo studio universitario, Ciambetti ha nominato solo due dei tre componenti di ciascun consiglio di amministrazione. La nomina del presidente spetterà al governatore Luca Zaia. Gli accordi politici: a Venezia e a Padova i presidenti saranno in quota Lega, a Verona in quota Fratelli d'Italia.

CORECOM

Cambio della guardia al Comitato regionale per le comunicazioni del Veneto: dopo Gualtiero Mazzi, il nuovo presidente (sempre in quota Lega, ma non più veronese, bensì padovano) sarà Marco Mazzoni Nicoletti; gli altri componenti del Cda sono Fabrizio Comencini (in quota Lista Veneta Autonomia), Stefano Rasulo (quota Lega), Enrico Beda e Edoardo Figoli (quota Pd).

I RITORNI

L'ex vicerpresidente del consiglio regionale Bruno Pigozzo (Pd) è stato nominato componente dell'Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza assieme a Francesco Bettio, Pierluigi Granata, Giovanni Iacono e all'ex deputato dem Alessandro Naccarato. L'architetto veneziano Luca Battistella, già nella giunta di Luigi Brugnaro, è entrato come esperto nella Commissione tecnica regionale sezione lavori pubblici. Confermato alla guida dell'Irvv, Istituto regionale ville venete, l'ex rettore dello Iuav Amerigo Restucci, attuale presidente del comitato tecnico-scientifico per le colline di Conegliano e Valdobbiadene.
 

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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