«Dopo aver chiesto lo stato di calamità il 24 luglio di quest'anno l'8 agosto ho scritto al governo perché dichiari lo stato di emergenza nazionale». Lo ha detto oggi, venerdì 11 agosto, il Presidente del Veneto Luca Zaia sulla proliferazione nociva del cosiddetto granchio blu. «Non siamo preoccupati, siamo preoccupatissimi - ha detto Zaia -. I dati sono inquietanti, quelli relativi alla raccolta nel 2019 nella nostra laguna era di 87 chili, nel 2022 ne abbiamo pescati 10mila chili.
«La nostra laguna - sottolinea il governatore - diventa una incubatrice di una bomba esplosiva. Ho l'impressione che ancora non ci si sia fatta l'idea della portata di questo di questa catastrofe per le nostre vongole e la nostra identità alimentare. Ci sono quintali di vongole che non esistono più, restano solo i gusci - ha rilevato - per un danno ad un'economia che conta 1.400 addetti di una decina di cooperative. Possiamo mettere le nasse e portarli via ma per me è come svuotare un mare con un cucchiaio».
«Non c'è solo il veneziano - ha concluso Zaia - c'è tutto il Friuli Venezia Giulia e il ravennate: questa specie aliena rischia di cambiare l'ecosistema ma anche la nostra entità produttiva».