​Cento società di aerotaxi italiane
e straniere nei guai con il fisco

Mercoledì 24 Febbraio 2016 di Paola Treppo
Controlli in aeroporto

RONCHI DEI LEGIONARI (Gorizia) - La Guardia di finanza dello scalo aeroportuale di Ronchi dei Legionari ha scoperto un'evasione dell'imposta erariale per circa 230mila euro, imposta introdotta per l'uso degli aerotaxi dalla normativa che disciplina “la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni e aerei”. I passeggeri, cioè, che usano aerei non di linea, devono pagare alla compagnia che gestisce l'aerotaxi un’imposta di 100 euro in caso di tragitto inferiore a 1.500 km e di 200 euro per percorrenze superiori. L'importo deve poi essere versato dal vettore allo Stato con bonifico bancario.
 


Le Fiamme gialle hanno esaminato migliaia di dati acquisiti dalla società “Aeroporto Fvg Spa”, legate all’attività di volo in arrivo e in partenza presso lo scalo di Ronchi da parte delle società aeree di aerotaxi, nazionali ed estere, dal 29 aprile 2012 al 31 gennaio 2015, incrociandoli con i dati estrapolati dalle banche dati in uso alla Gdf.  Gli accertamenti hanno permesso ai finanzieri della Tenenza di Ronchi di quantificare l’imposta dovuta dalle singole società e, dopo averne accertato il mancato pagamento - e in assenza di quietanze di pagamento con bonifici bancari -, hanno proceduto alla verbalizzazione nei confronti delle società di aerotaxi: quasi 100 società di aerotaxi italiane e straniere non avevano ottemperato ai versamenti per il trasporto di circa 1.500 passeggeri.

Ultimo aggiornamento: 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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