Amianto sulle navi processo da rifare: imputati novantenni

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Angela Pederiva
Amianto sulle navi processo da rifare: imputati novantenni
Sarà celebrato daccapo il processo Marina Bis per le tragedie dell'amianto sulle navi della forza armata. L'ha deciso ieri la Corte d'Appello di Venezia, accogliendo la richiesta della Procura Generale e delle parti civili, familiari di militari morti per mesotelioma e associazioni impegnate sul campo: verrà rinnovata l'istruttoria dibattimentale attraverso lo svolgimento di ulteriori perizie, dopo quelle che in primo grado a Padova avevano condotto all'assoluzione di tutti gli imputati, ex alti ufficiali accusati a vario titolo di omicidio e lesioni colposi, per non aver adeguatamente informato e protetto i marinai, provenienti da tutta Italia ed esposti fin dagli anni 50 alle polveri di asbesto. Sarà una gara contro il tempo, che in un decennio di indagini e procedimenti ha già fatto il suo corso, fra prescrizione dei reati e decesso dei protagonisti: i 9 imputati rimasti in vita sono in gran parte ultra novantenni e le parti offese di questo filone sono solo 24, benché i malati citati dalla commissione parlamentare d'inchiesta fossero 1.101.

I NOMI
L'Avvocatura dello Stato ha concesso il patrocinio agli imputati. Eccoli: Guido Venturoni, dal 1991 al 1992 comandante in capo della squadra navale (Cincnav) e fino al 1993 capo di stato maggiore della Marina; Francesco Chianura, dal 1985 al 1989 al vertice di Navalcostarmi (la direzione generale delle costruzioni, delle armi e degli armamenti navali); i medici militari Agostino Di Donna e Guido Cucciniello; Luciano Monego, numero uno del Cincnav dal 1988 al 1991; Angelo Mariani, nello stesso ruolo dal 1992 al 1994 e poi capo di stato maggiore della Marina fino al 1998; Sergio Natalicchio, direttore di Marispesan (l'ispettorato di sanità della Marina) dal 1995 al 1998 e quindi di Difesan (la direzione generale della sanità militare) fino al 2000; Mario Di Martino, direttore di Difesan dal 1997 al 1998; Umberto Guarnieri, comandante in capo della squadra navale dal 1996 al 1998 e capo di stato maggiore della Marina dal 1998 al 2001.

In attesa degli eventuali risarcimenti, le parti civili devono invece pagarsi i legali. Si tratta di organizzazioni come Medicina Democratica, Associazione italiana esposti amianto, Associazione famiglie esposti amianto, Assodipro, Afeva Sardegna, Ugl Intesa, ma anche dei familiari dei defunti Mauro Battistini, Giovanni De Martino, Costantino Grasso, Vincenzo Cefalo, Francesco Paolo Sorgente, Tommaso Caserta, Giovanni Gallo, Enzo Renzoni, Giuseppe Emanuele Pertosa e Luigi D'Andrea.

LO SCONTRO
In primo grado era stato ritenuto inesistente il cosiddetto effetto acceleratore, in base al quale sono rilevanti non solo le esposizioni iniziali ma anche quelle successive, e non era stata reputata raggiunta la prova sulla certezza della diagnosi di mesotelioma. Su questi aspetti lo scontro si è già acceso nell'udienza di ieri in aula bunker a Mestre, iniziata con la doppia richiesta del pg Paola Cameran: non solo «riascoltare le dichiarazioni decisive dei testi esperti e dei consulenti tecnici» di un anno fa, ma anche affidare una nuova perizia «ad esperti qualificati e indipendenti, se necessario «anche previa esumazione dei cadaveri». Istanza a cui si sono associati gli avvocati di parte civile Laura Mara, Daniela Boscolo Rizzo e Ezio Bonanni. Ha sottolineato in particolare quest'ultimo, che è anche presidente dell'Osservatorio nazionale amianto: «Serve un accertamento tecnico completo pure sulle carenze in termini di maschere protettive, dispositivi di aspirazione e sorveglianza sanitaria». Massimo Giannuzzi e Alessandra Bruni, avvocati dello Stato che difendono rispettivamente gli imputati e il ministero della Difesa, si sono opposti, invocando «il rispetto della ragionevole durata del processo» e ricordando che «la rinnovazione va disposta solo se è strettamente necessaria». Per la terza sezione penale della Corte d'Appello, evidentemente lo è: il quesito peritale sarà esplicitato il prossimo 20 aprile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci