BRESSANONE - Prima dell'atterraggio uno dei passeggeri del volo Addis Abeba-Roma, dirottato in Svizzera, aveva mandato un sms alla moglie, nel quale diceva di temere per la sua vita. A raccontarlo all'Ansa è Karin Dragà, moglie del geologo Gianfranco Dragà, uno dei passeggeri del volo dirottato. «Poco prima dell'alba - racconta la donna che abita a Varna nei pressi di Bressanone in Alto Adige - mi è arrivato sul cellulare un sms nel quale Gianfranco mi diceva che il volo era stato dirottato e che i passeggeri temevano per la loro vita».
«Successivamente - racconta la donna - sono arrivati altri sms di allarme, nei quale mio marito mi diceva tra l'altro che non sapevano dove fossero atterrati. A bordo si faceva l'ipotesi di un atterraggio in Francia e c'era anche chi aveva fatto l'ipotesi che l'atterraggio fosse dovuto ad un'avaria del velivolo.
Nel frattempo, Karin ha cercato notizie sul web, venendo a conoscenza che la vicenda si era risolta. Così i due figli della coppia, di 7 e 9 anni, sono potuti andare a scuola dopo che una grande patema era stato tolto dai loro pensieri: «Dapprima - racconta Karin - avevo deciso di non dire loro nulla, ma poi, visto che la vicenda si era risolta in maniera positiva, ho deciso di dirlo anche ai ragazzi».