Credito alle imprese ancora in calo
ma Bankitalia predica ottimismo

Mercoledì 1 Ottobre 2014
Credito alle imprese ancora in calo ma Bankitalia predica ottimismo
VENEZIA - Il credito all'economia continua a diminuire e nei paesi europei, ma soprattutto in Italia, si fa impellente la necessità che le imprese vadano sempre più alla ricerca di nuove fonti di prestito sul mercato dei capitali. Ma al tempo stesso bisogna comunque confidare sul fatto che le operazioni di rifinanziamento operate dalla Bce produrranno effetti positivi sull'economia. Parola del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che ieri ha illustrato la questione dell'Unione bancaria alla conferenza interparlamentare sul Fiscal Compact alla Camera.



La stabilità finanziaria nei paesi dell'euro è stata ripristinata anche grazie alla definizione dell'Unione bancaria e soprattutto alle misure eccezionali adottate dalla Bce che, come ha osservato Visco, hanno «evitato un collasso del sistema del credito». Ma la guardia resta alta, perché «il credito all'economia continua a contrarsi in più paesi, tra cui l'Italia». L'allarme credito tuttavia non oscura completamente altri fattori di segno positivo: a differenza di chi ha ritenuto deludente l'esito dell'asta di rifinanziamento Tltro per il sostegno del credito, Visco si dice infatti «molto fiducioso al riguardo». Ma va comunque tenuto presente che «in una prospettiva di medio termine è importante che il finanziamento delle imprese provenga in misura crescente dai mercati dei capitali, così da rendere il sistema produttivo meno dipendente dal credito bancario. È un'esigenza che riguarda l'area dell'euro nel suo insieme e alcuni paesi, tra cui il nostro, in modo particolarmente pressante».



Sul fronte strettamente bancario, Visco ha ricordato che i risultati degli stress test sui bilanci bancari condotti dalla Bce e dalle autorità di supervisione nazionale saranno diffusi nella seconda metà di ottobre. Al di là dei fabbisogni di capitale che ne emergeranno, comunque, il Governatore riconosce che già nel corso di quest'anno sono stati raggiunti «importanti risultati» anche sul fronte della trasparenza dei bilanci. E in Italia, in particolare, grazie a consistenti svalutazioni degli attivi (per oltre 30 miliardi nel solo 2013 e per quasi 130 dal 2008) e a una serie di interventi di ripatrimonializzazione (del valore di quasi 40 miliardi, di cui oltre 10 nel corso del 2014) «le banche potranno far meglio fronte a eventuali necessità di rafforzamento» di capitale. Commenti alle affermazioni del governatore sono arrivati dalle associazioni di categoria. Secondo la Confesercenti i prestiti erogati alle aziende sono diminuiti di 103 miliardi di euro rispetto al novembre 2011.
Ultimo aggiornamento: 13:16

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