Il Bottecchia rimane scoperto. I gestori: «Speriamo che le promesse vengano mantenute»

Incredulità e amarezza dopo l'annuncio che l'impianto non avrà il tetto a breve

Domenica 22 Ottobre 2023 di Nazzareno Loreti
Il Bottecchia rimane scoperto. I gestori: «Speriamo che le promesse vengano mantenute»

PORDENONE - Non si ancora spenta l’eco della notizia che la copertura della pista al velodromo Bottecchia non si farà. Il direttivo degli Amici della Pista era però a conoscenza dello slittamento. «Eravamo già stati informati che il progetto avrebbe subito degli spostamenti - sottolinea la presidentessa, Eliana Bastianel - avevamo già parlato con il sindaco Alessandro Ciriani il quale ci aveva informati che fintanto non ci sarebbero stati i presupposti e la sicurezza economica per realizzare la ristrutturazione non ci sarebbe stato l’avvio dei lavori.

Ma non è mai emerso che il progetto sia stato depennato e io ci credo».


I RIVALI

Nel frattempo però nel vicino Veneto, è stato approvato il disegno del velodromo coperto che conterrà seimila posti. «Mosole si sta battendo dal 1983 per la realizzazione del velodromo a Spresiano - precisa Bastianel - speriamo che il Bottecchia ci metta meno di quarant’anni per concretizzare questa copertura». Anche a Pordenone se ne sta parlando da diverso tempo. «E’ vero - annuisce - il proponimento è partito nel 2012 e personalmente continuo a crederci. Il nostro gruppo, sta portando avanti con passione l’attività ciclistica dei ragazzi della regione e anche del vicino Veneto. Non mi piace strumentalizzare nessuna situazione in quanto credo che per attuare un’idea ci sia la necessità di darle il giusto corso. La nostra società gestisce ma non possiede la struttura, noi possiamo dare dei suggerimenti ma poi la responsabilità e degli enti pubblici preposti per trovare le modalità di realizzazione».


IL RAMMARICO

È un peccato avere un impianto come quello cittadino e non poterlo coprire. «Sono ancora convinta che le promesse alla fine verranno mantenute - prosegue la prima dirigente degli Amici - il lavoro svolto nel corso dell’anno è notevole e sta progredendo sempre di più. La copertura della pista sarebbe un valore aggiunto per la stabilità di tutte le manifestazioni. Non solo per la Sei Giorni ma anche per altre organizzazioni a carattere internazionali che hanno la necessità di essere portate a termine e non penalizzate dalla pioggia». Oltre al “Città di Pordenone” sono state allestite diverse prove del Master delle piste, Promozionali per i piccoli ciclisti, serate per i master, il Trofeo delle Regioni, l’Europeo stayer, i punti verdi e il Trofeo Aquilotti ideato dal comitato regionale Friuli Venezia Giulia. Domani al Palatenda di Villanova (alle 19,30) ci sarà la chiusura di stagione al cospetto di ex campioni di ciclismo come Silvio Martinello e Davide Cassani, i leader 2023 della Sei Giorni, Matteo Donegà e Davide Boscaro, oltre alle autorità federali, compreso il presidente nazionale della Federciclismo, Cordiano Dagnoni. «Mi è dispiaciuto che la notizia dello slittamento dei fondi sia uscita proprio alla vigilia di questo evento - conclude - e desidero tranquillizzare i nostri sostenitori e sponsor che mi hanno contattata per sapere se l’Amministrazione avesse fatto un passo indietro e io ho risposto loro di non perdere mai la fiducia. Attualmente sono in programma dei lavori di ristrutturazione in alcuni locali del velodromo e sono convinta che tra non molto ci saranno i presupposti anche per la realizzazione della copertura. L’importante è non fermarsi». Attesa domani a Villanova pure l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, che potrebbe chiarire meglio la questione. Non mancherà all’appello nemmeno il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, assieme all’assessore regionale allo sport Mario Anzil.

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