SACILE - Sia il bagno che la sala d'attesa della stazione ferroviaria sono chiusi. L'assenza di una toilette funzionante è particolarmente grave e se ne sono lamentati tutti: studenti e pendolari, perfino i macchinisti.
I PROBLEMI
Ancora il gestore del bar: «È capitato di trovare siringhe e altri oggetti legati ai tossicodipendenti nel bagno delle signore, mentre in quello maschile teppisti rompono frequentemente lo sciacquone o le altre suppellettili. Forse una parziale soluzione sarebbe limitare l'orario di apertura dei bagni parificandolo a quello della biglietteria». Fino a due settimane fa restavano aperti fino a mezzanotte, quando l'addetto di una società di vigilanza passava a chiudere. Idem per la riapertura del mattino. Il gestore del bar della stazione, presente ormai da sei anni, racconta che non si tratta di problemi nuovi, ma anzi che si ripetono con una certa frequenza, anche se magari il bagno non è mai rimasto chiuso così a lungo. «Un servizio a cui la stazione non può certo rinunciare», ma forse Rfi comincia a faticare a star dietro alla costante e costosa manutenzione.
L'IPOTESI
Magari basterebbe una figura simile al vecchio capo stazione, quello che spesso viveva con la famiglia nello stesso edificio. «L'appartamento qui sopra - ricorda il gestore del bar, indicando il piano superiore - è libero da un sacco di tempo». Forse tornerà ad essere occupato quando riparare i danni diverrà più costoso che assumere un guardiano. O forse quei tempi sono semplicemente passati.
L'ASSENZA
Altro problema, simile per le cause che l'hanno scatenato, è la chiusura della sala d'attesa. Con le temperature che cominciano a farsi più rigide, poter contare su una stanza calda e qualche posto a sedere in più dei pochi presenti nell'anticamera ai binari non sarebbe brutta cosa. La sala d'attesa però è chiusa, anche questa da due settimane e non c'entrano i vandalismi. «Era rimasta chiusa a lungo, anche sporca. Poi l'anno scorso l'avevano ripulita. È stata riaperta per un po', forse qualche mese, e poi l'hanno richiusa perché lo stesso soggetto del bagno se ne stava impossessando», spiega sconsolato il barista. Un quadro piuttosto desolante, per la stazione di Sacile che già patisce, come molte altre, il fenomeno delle biciclette abbandonate perché rubate, oppure chiuse alla rastrelliera, ma cannibalizzate da ladri che se ne rubano i pezzi. Anche questo un problema che è di Rfi e che non trova soluzione.