Si siede nell'auto e si spara: assistente
della polizia penitenziaria morto suicida

Martedì 20 Dicembre 2011
(Adnkronos)
PORDENONE - Si seduto nella propria auto e si sparato un colpo con la pistola di ordinanza. Questa la terribile fine di un assistente capo della polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di

Pordenone. L'uomo si ucciso ieri pomeriggio.





A riferirlo è il sindacato Uil-Penitenziari. L'uomo, il 44enne A. C., intorno alle 14 , finito il turno di servizio, si è messo in auto ed ha raggiunto San Vito al Tagliamento, dove in un luogo appartato si è sparato.



La moglie, non vedendolo rincasare, ha dato l'allarme. Il cadavere rinvenuto intorno alle 18. «Grande commozione ha suscitato questa ennesima tragedia, si tratta del quinto suicidio, di un basco blu del 2011, anche perché C. era apprezzato da tutti per la sua professionalità e disponibilità - sottolinea il segretario generale della Uil-Penitenziari, Eugenio Sarno - In questi giorni, ai colleghi è apparso tranquillo e sereno svolgendo servizio nelle sezioni detentive. Insomma, nessun segnale che avrebbe potuto far presagire la sua drammatica decisione».



Per Sarno, «quello dei suicidi in seno alla polizia penitenziaria è evidentemente un fenomeno che deve essere indagato a fondo perché assume dimensioni davvero preoccupanti. In dieci anni sono circa 80 i suicidi di poliziotti penitenziari. Non intendiamo assolutamente strumentalizzare queste morti: ma se non è possibile collegare direttamente le volontà suicide a motivi di lavoro, nemmeno possiamo escludere che l'ambito lavorativo, con il suo carico di disagio, sia totalmente estraneo nelle dinamiche che portano alle autosoppressioni».
Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 12:56

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