Caso scuolabus, la Regione darà un milione ai Comuni. Ditta contestata, disagi e proteste

Venerdì 24 Settembre 2021 di Elisabetta Batic
Uno scuolabus

La Regione è pronta a sostenere i sindaci nella sospensione e rescissione del contratto per il trasporto scolastico con la ditta Tundo con un milione e mezzo di euro: 500mila già a bilancio e un milione da inserire nelle variazioni d’autunno.

A detta della maggioranza dei 24 Comuni che ne usufruiscono, infatti, si tratta di un servizio che non funziona assieme ad un codice degli appalti nazionale che va rivisto. 


DISCUSSIONE 


Se ne è parlato ieri in I commissione assieme all’assessore Callari che ha evidenziato soprattutto le difficoltà legate al reperimento di autisti e mezzi in seguito alle necessarie azioni di potenziamento del trasporto per la pandemia: a Fogliano, Ronchi e nell’area pordenonese sono già stati individuati servizi alternativi ed entro un paio di settimane dovrebbero essere risolte allo stesso modo anche le criticità nel comuni del Friuli centrale. Callari ha inoltre spiegato che «i disservizi con la Tundo si sono verificati in piena pandemia e questo ha reso più complesso e rischioso del punto di vista legale avviare la procedura di rescissione». Dunque ha ricordato: «Ci siamo scontrati con una ditta che, piaccia o no, ha vinto una gara. Oggi la Regione monitora costantemente il servizio e ha chiesto ai Comuni di segnalare ogni minima mancanza a quanto previsto dal contratto agendo tramite diffida». Infatti è necessario che almeno tre Comuni per lotto d’appalto chiedano la rescissione, in caso contrario la Regione non può intervenire «e a oggi non tutti si dicono scontenti, si veda il Comune di Lignano». 


OPPOSIZIONI


Secondo i consiglieri regionali del Pd Diego Moretti ed Enzo Marsilio «la soluzione va trovata e data immediatamente, senza aspettare mesi. Le numerose inadempienze e problematiche della Tundo erano note da molto tempo ed erano state segnalate da diversi Comuni, oltre che dalle opposizioni. Ciò nonostante, l’anno scolastico è partito senza una soluzione a una situazione che si è ripetuta in maniera identica rispetto allo scorso anno. Si attivi subito un tavolo con le imprese locali di trasporto pubblico, coordinato dalla Regione, per dare una risposta reale e concreta al dramma che stanno vivendo Comuni e famiglie. Resta da chiarire il fatto che molte imprese locali di tpl non abbiano partecipato al bando di gara, affiancando a questo un sistema di fondi straordinari e rivalsa nei confronti dell’impresa inadempiente». A ricordare gli autisti dipendenti della ditta che non vengono regolarmente pagati è Cristian Sergo (M5s) secondo il quale bisognerebbe iniziare a ragionare su una eventuale internazionalizzazione del servizio. A detta infine di Massimo Moretuzzo (Patto) «la situazione è paradossale, vanno risolte una volta per tutte le difficoltà create dalla giunta affiancando i Comuni nell’individuazione delle migliori modalità rispetto alle specifiche esigenze».

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