La scuola vede la luce: per i precari sono pronte le cattedre, studenti "in salvo"

Venerdì 3 Settembre 2021 di Sara Carnelos
Un'aula scolastica

“Tutti i docenti in cattedra il primo di settembre” sono state le dichiarazioni del ministro Patrizio Bianchi per spiegare la rivoluzione in ambito scolastico, non è andata proprio così, ma rispetto a quanto accadeva in passato un miglioramento si è visto, nonostante qualche intoppo.

Partita ieri la procedura in provincia di Pordenone, oggi in molte scuole del territorio prenderanno servizio i docenti precari. In altre realtà d’Italia è stata avviata il 31 agosto la procedura informatizzata e il primo di settembre gli insegnanti hanno firmato i contratti di assunzione. 


LE REVOCHE


Contratti che sono oggetto di revoca l’algoritmo non è impazzito, in quanto non può capitare ad un procedimento sistematico di calcolo, ma ci sono stati evidenti errori di chi ha dato il là alla procedura informatizzata che ha presentato evidenti falle, sia per quanto riguarda i posti su sostegno che alla primaria. Per fortuna, tutto questo a Pordenone non c’è stato, più meticoloso il controllo, l’attesa di qualche giorno ha evitato errori grossolani, anche se qualche inciampo procedurale c’è stato, ma di certo meno evidente. Il sistema a livello nazionale aveva assegnato gli incarichi sul sostegno senza rispettare l’ordine delle graduatorie. 


LE CRISI


Docenti con crisi di nervi, in balia di un sistema che la nomina in presenza avrebbe evitato, come accaduto per il personale Ata all’Isis Mattiussi-Pertini, dove tutto si è svolto con regolarità. “Gli insegnanti dopo l’iniziale delusione – dichiara Antonella Piccolo, segretaria provinciale della Cisl scuola – dopo aver passato notti insonni dal 10 al 21 agosto per compilare una domanda complessa con un sistema che si bloccava continuamente, seppur dopo il personale Ata, ieri hanno ricevuto la nomina e noi gioiamo con loro perché la scuola finalmente può ripartire al completo”. Al completo, ovvero, ci sarà il tempo necessario per comprendere in quale scuola insegnare, in quali classi, con quali libri di testo. Un bel sospiro di sollievo in un momento delicato. 


I CONTROLLI


Oggi, infatti, verrà controllato ai docenti che prenderanno servizio su nomina annuale, il Green Pass. Chi ne sarà sprovvisto non potrà accedere ai locali scolastici, dunque, non potrà prendere il contratto con il Ministero dell’Istruzione e firmarlo. Gli insegnanti, lo ricordiamo, hanno dato la priorità in modo telematico a scuole con disponibilità di posti che dovevano essere definitivi il 13 agosto, ovvero prima della chiusura dell’istanza, ma il 20, il 26 e il 31 agosto ci sono state ulteriori pubblicazioni da parte dell’Ufficio scolastico provinciale. Un solo file Excel non così corposo vista la dimensione della provincia che è stato più volte rettificato. Insomma, le scelte effettuate dai candidati potrebbero essere state mirate a disponibilità cambiate in corsa. Non molte, a dire il vero. Detto altrimenti, insegnanti con meno titoli e servizi, potrebbero accaparrarsi una supplenza con caratteristiche migliori a quelle scelte dal candidato con maggior punteggio sulla base delle disponibilità pubblicate, rettificate tardivamente rispetto alla possibilità di cambiare scelta che è rimasta bloccata al 21 agosto, data di chiusura dell’istanza online su Polis, il sito ministeriale. 


IL SINDACATO


I sindacati hanno fatto sapere che ci sono stati degli errori, docenti a cui è stato assegnato il servizio di ruolo su una scuola diversa da quella indicata, al Leopardi-Majorana al posto del liceo Galvani, ad esempio, ma la situazione sembra sotto controllo, grazie alla collaborazione con l’Ufficio scolastico. Ora bisognerà capire cosa potrà accadere se i nominati non prenderanno servizio, ovvero chi prenderà il loro posto. Ci potrebbero, invece, essere delle novità in base ai docenti no Green Pass e No vax per le aspettative.

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