Its, i super-diplomati prenotati dalle aziende, «ma ne servono il doppio»

Venerdì 15 Luglio 2022 di Davide Lisetto
Studenti dell'Isia Design

PORDENONE - Sono i super-diplomati dei corsi Its (il biennio degli Istituti tecnici superiori, di fatto una sorta di laurea breve dopo il diploma delle scuole superiori) che le aziende si contendono fino a prenotarseli prima che finiscano di studiare. Anche quest'anno saranno oltre cento i giovani super-diplomati che usciranno dall'Its Alto Adriatico di Pordenone. Un numero che, seppure via via cresciuto negli ultimi anni, è però è ancora insufficiente per le esigenze e la fame che le imprese hanno per questo tipo di figure professionali. Tanto che se i giovani che escono dai corsi fossero il doppio, dunque oltre duecento all'anno, troverebbero tranquillamente lavoro e verrebbero tutti assorbiti dalle industrie del territorio del Friuli occidentale.

I settori che "tirano"

Basti pensare che oltre il 90 per cento dei neo-diplomati con il titolo di studio Its di Pordenone che escono dal polo universitario di via Prasecco trovano occupazione nei settori e negli ambiti per i quai si sono formati nel giro di pochissimo tempo. Ciò avviene in particolare nelle discipline in cui i percorsi formativi si sono sviluppati a Pordenone ormai da oltre un decennio, cioé nell'Information technlogy, nella cybersicurezza e nell'Industria 4.0. Insomma, i tecnologi del web e i super-esperti del digitale si trovano praticamente già al lavoro molto spesso immediatamente dopo il periodo di stage che svolgono all'interno dei reparti e degli uffici delle aziende. Ma il sistema del manifatturiero evoluto del territorio ne vorrebbe di più. A dirlo sono alcuni dati derivanti da precisi sondaggi svolti attraverso questionari ad hoc somministrati alle aziende e agli imprenditori dalla stessa Fondazione Alto Adriatico: se i super-diplomati fossero il doppio troverebbero ugualmente le porte delle aziende aperte per offrire loro lavoro e opportunità di ulteriore crescita formativa e professionale nelle imprese.

Serve il doppio dei tecnici

«Possiamo tranquillamente affermare - sottolinea il vicepresidente della Fondazione Its Alto Adriatico Paolo Santin - che il tessuto produttivo del manifatturiero locale ha bisogno di oltre il doppio dei super-tecnici che ogni anno escono dai nostri corsi. Stiamo facendo - aggiunge il vicepresidente che è uomo di impresa, amministratore delegato della Tempestive Spa, società dell'Information tecnology con sede al Polo tecnologico di Pordenone - un grande lavoro sul territorio sia con le scuole superiori che con le famiglie affinché si consideri maggiormente questa opportunità formativa che consente ai giovani, dopo pochi anni, di ricoprire ruoli importanti, con relativi stipendi, nelle aziende del territorio. E non solo nelle aziende informatiche o digitali, ma in tute le imprese del manifatturiero, anche meccaniche e del mobile, che abbiamo intrapreso i percorso di digitalizzazione e di transizione tecnologico 4.0». È proprio di questi giorni la riforma passata in Parlamento, finanziata con fondi Pnrr, che potenzia proprio gli Its. «Ciò che conta - spiega Paolo Santin - è che gli Its rimangano sempre in capo al territorio e alle filiere produttive all'interno dei quali sono nati.

Solo così si riesce a garantire un'offerta di figure professionali che siano davvero quelle di cui il sistema locale ha bisogno. È necessario evitare il rischio di una offerta standardizzata che magari è avulsa dai reali bisogni delle imprese». Metà del percorso formativo avviene dentro le aziende. Intanto, entro luglio si svolgeranno le selezioni per i nuovi corsi in partenza in autunno: cinque sono sempre nell'ambito del digitale, mentre uno punta a formare super-tecnici anche per le imprese del legno-arredo e del vetro.

Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 12:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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