Elettricisti e tecnici già prenotati prima del diploma: «Le ditte se li contendono»

Domenica 30 Gennaio 2022 di Mattia Zanardo
Uno degli allievi dell'istituto Turazza già prenotato per un futuro lavoro in azienda
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TREVISO - Una volta usciti dalle aule scolastiche, pressoché tutti trovano impiego a stretto giro. Addirittura, molti hanno già in tasca la promessa di assunzione prima di terminare il percorso di studi. «I più bravi sono già tutti “prenotati” dalle aziende». Tra le proposte di lavoro delle imprese trevigiane per il mese di gennaio, una su cinque riguarda addetti con una qualifica o un diploma professionale. Se poi si sommano periti e altri diplomati degli istituti tecnici si supera abbondantemente la metà delle richieste. Peraltro, rispetto alla prima categoria di titoli scolastici, le stesse aziende prevedono di avere difficoltà a trovare i candidati ricercati in oltre il 48% dei casi (e per il 30%, in particolare, per la mancanza fisica di candidati), un tasso più alto dei laureati (46%), dei diplomati alla scuola superiore (45), nonché di chi non ha alcun tipo di titolo (40%). Segno che la domanda - da parte del sistema produttivo - è superiore all’offerta fornita dalla formazione professionale.

E che le ditte si contendono il “capitale umano” a disposizione. 


EFFETTO SUPERBONUS

«È vero - conferma Laura Schiavon, responsabile di sede dell’Engim Turazza, scuola professionale di Treviso -. C’è una fortissima richiesta di profili tecnici, in particolare nel campo meccanico- industriale. Vanno a ruba operatori di macchinari a controllo numerico computerizzato, meccanici, elettrici, termoidraulici, questi ultimi anche in virtù del boom del comparto prodotto dal Superbonus e dagli altri incentivi. I nostri studenti che ottengono la qualifica o il diploma in questi ambiti trovano occupazione al 100%. Anzi, non riusciamo a soddisfare le domande da parte delle aziende: il docente di laboratorio meccanico ha continue richieste».


IL FABBISOGNO

La fame di tecnici - e di conseguenza gli sbocchi occupazionali - coinvolge, sia pur a ritmi leggermente inferiori, anche grafici, commerciali, acconciatori, pure gli indirizzi legati alla moda, dopo alcuni anni, conoscono una ripresa. L’Engim Turazza, trasferitosi da alcuni anni dal centro cittadino in via Da Milano, a Fiera, proprio per la necessità di maggiori spazi, conta circa 800 allievi, nei vari corsi, compresi quelli per gli adulti, suddivisi in classi da 20- 25 persone. Il percorso classico consta di tre anni, fino alla qualifica professionale, più un eventuale quarto per il diploma. «Quest’anno - spiega la responsabile - abbiamo aumentato da sei a sette quarte, tra cui finalmente anche il meccanico industriale: non riuscivamo mai ad avere abbastanza iscritti in questo indirizzo, proprio perché le aziende ce li portavano via prima». Ciò nonostante, occorre combattere con un pregiudizio ancora diffuso sulla formazione professionale e, più in generale, su determinati mestieri: «Permane ancora una certa cultura secondo cui solo il “colletto bianco” è prestigioso. Invece il mercato del lavoro è completamente cambiato rispetto 20 o 30 anni fa: oggi si cercano tecnici. E molti dei nostri ragazzi con un po’ più di intraprendenza, dopo una decina d’anni come dipendenti, a loro volta creano una nuova impresa, dando da lavorare ad altre persone e generando indotto. Non a caso, la gran parte di aziende in cui gli studenti svolgono l’alternanza scuola- lavoro o i tirocini sono di nostri ex allievi». A far arrabbiare la professoressa Schiavon è soprattutto la considerazione che la scuola professionale sia l’ultima alternativa, scartate tutte le altre: «C’è purtroppo ancora chi pensa e dice: “non ha voglia di studiare, allora vada a fare le professionali». Qui si studia eccome: oggi un meccanico, ad esempio, deve sapere di fisica, elettronica, elettrotecnica. Anzi, si impara un metodo di studio. Lo ripeto ogni volta ai ragazzi negli open day: la tecnologia cambia in modo sempre più rapido e dovrete continuare ad aggiornare le vostre competenze». 

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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