Entrano in cimitero e rubano l'albero di Natale dalla tomba di un bimbo: scandalo in paese

Venerdì 29 Dicembre 2023 di Lorenzo Padovan
Un cimitero in una foto d'archivio

Il fenomeno dei furti nei cimiteri è ormai diffusissimo.

Non c’è camposanto della provincia di Pordenone in cui non si registrino razzie di fiori, piante, persino del materiale per la pulizia e decoro delle aree comuni, come bagnafiori e scope. Quando, però, a essere depredate sono le tombe di bambini, lo sdegno cresce e la rabbia monta, senza possibilità di essere arginata. È accaduto, in questi giorni di festività, a Vajont: una famiglia aveva decorato la lapide con un alberello natalizio, che è stato asportato nel giro di poche ore. Di qui un appello sui social del maniaghese, che ha fatto il pieno di consensi e ha riaperto la questione della video sorveglianza. 


LA MAPPA


Sui blog di Maniago e dintorni è così emerso che i furti nei vari cimiteri sono pratica pressoché quotidiana. In quello del capoluogo ma anche a Maniagolibero e Campagna sono state segnalate razzie tanto di vasi quanto di fiori recisi. Ed anche di oggetti intimi che le famiglie lasciano per una commemorazione diversa: a Natale, ad esempio, sono sparite tante lanterne che erano state depositate sulle lapidi. Non sono immuni dal fenomeno anche i camposanti di Fanna, Cavasso Nuovo e Meduno, soltanto per restare alle aree contermini alla città delle coltellerie.

 
LA VIDEOSORVEGLIANZA


Il problema non è facilmente risolvibile perché l’installazione della sorveglianza con telecamere è legata al rispetto della privacy di chi frequenta il luogo di culto. Dunque, si tratta di un rimedio valido sui piazzali esterni - e, in effetti, i furti sulle auto in sosta negli ultimi anni sono in generale diminuiti - e nell’area di accesso, mentre è impossibile sorvegliare le zone dove riposano i defunti, tanto per il rispetto dovuto a loro e ai loro congiunti e amici, quanto per la necessità di una miriade di dispositivi di ripresa. In ogni caso, se anche ci fossero, servirebbe una centrale operativa dedicata della polizia locale soltanto per tenere d’occhio i camposanti, senza tuttavia avere certezza dell’accaduto, visto che le piante e i fiori sono generalmente anonimi. 


IL FAI DA TE


La pratica, è bene premetterlo, è illegale, in quanto in un luogo pubblico non si possono installare telecamere private che inquadrino il passaggio delle persone. Tuttavia, in una situazione che sta progressivamente diventando un triste fenomeno quotidiano, c’è chi ha pensato di agire in autonomia. Con pochi euro esistono delle fototrappole che si possono nascondere - soprattutto nelle cappelle o tombe di famiglia - per prendere con le mani nel sacco l’autore del disdicevole reato. È chiaro che le riprese non avrebbero valore legale e, dunque, le forze dell’ordine non potrebbero utilizzarle per le loro indagini. Che, comunque, sarebbero in qualche modo orientate verso l’autore del furto. La cosa importante è cercare di evitare il fai da te, anche se quando si viene toccati in questi aspetti così intimi non è facile mantenere la lucidità. Lo ha detto anche Mauro Corona a “Fuori dal coro”, mercoledì sera, parlando, in quell’altro caso odioso, di chi occupa abusivamente una casa quando i legittimi proprietari si allontanano: «Se toccasse a me, ci scapperebbe il morto o almeno il ferito grave». Senza arrivare a quei livelli, in tanti giurano di essere pronti a passare alle vie di fatto nel caso trovassero sul fatto l’autore delle razzie nelle tombe dei cimiteri della pedemontana, con l’aggravante nel caso a essere depredate fossero nuovamente le lapidi e gli spazi in cui riposano bambini e ragazzi. 


NELLE CASE


Nel frattempo, i ladri si sono dati da fare nelle abitazioni nella notte tra mercoledì e ieri: tre i furti accertati in città, ai danni di case singole, senza antifurto. Bottino misero: qualche monile in oro, ma danni ingenti agli infissi durante l’effrazione. 

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci