Un altro caso di legionella, grave un anziano: controlli anche in ospedale

Venerdì 30 Agosto 2019 di Alberto Comisso
Un altro caso di legionella: grave un anziano
PORDENONE - Caso di sospetta legionellosi all’ospedale di Pordenone. Versa in gravi condizioni un uomo di 78 anni che si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Il suo primo accesso al pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli risale a fine luglio, quando l’anziano, già affetto da problemi di salute, era arrivato in condizioni serie. Nei giorni successivi era stato dimesso, poi, però, in seguito ad un repentino peggioramento della situazione, era stato nuovamente ricoverato. Visti i sintomi che presentava, in particolare l’evidente difficoltà a respirare, è stato immediatamente sottoposto alla ricerca dell’antigene della legionella nelle urine. L’esito è stato positivo. Ora sotto controllo finisce anche l'ospedale.  I medici, tuttavia, vogliono vederci chiaro. L’Azienda sanitaria, a questo proposito, ha avviato una serie di verifiche con l’obiettivo di capire dove il 78enne possa avere contratto il batterio. Accertamenti sono stati disposti all’interno della sua abitazione ma anche nei locali dell’ospedale dove l’uomo era stato ricoverato. La legionella non è contagiosa. Benché le verifiche a tubature, cisterne e contenitori di acqua nelle strutture sanitarie siano puntali e avvengano ogni 3-4 mesi, è possibile che il batterio possa formasi in presenza di impianti idraulici vecchi. Se poi c’è un ristagno di acqua, lo stesso può diventare inarrestabile. Sino, ovviamente, all’opera di bonifica che consiste nell’applicazione di uno shock termico: sopra i 50 gradi il battere della legionella non può sopravvivere. Da qui l’appello ad attuare controlli capillari e non soltanto nelle strutture pubbliche.
CONDIZIONATORI
I condizionatori sono alcuni dei principali conduttori del batterio della legionella: un efficace manutenzione dovrebbe scongiurare possibili contagi. La legionella, in alcune circostanze, può essere letale. Nel 2017 i ricoveri all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone erano stati 11, 18 quelli registrati l’anno scorso. Il trend, però, sembra essere in aumento. Grazie ad una diagnostica migliore, è possibile, rispetto al passato, scoprire più casi. Chi presenta un’infezione respiratoria viene immediatamente sottoposto ad accertamenti mirati. Si possono fare tutti i controlli possibili ed immaginabili ma se poi l’impianto idrico è datato, ci sono i cosiddetti rami secchi, l’acqua ristagna e si crea ruggine: i batteri della legionella continueranno a proliferare e a colpire, in particolare, persone immunodepresse e affette da altre patologie più o meno gravi. Esponendole a gravissime complicazioni. L’ultimo caso di legionella in città aveva imposto al sindaco Alessandro Ciriani a firmare l’ordinanza urgente di sanificazione dell’impianto idrico-sanitario. Il provvedimento era stato preso in seguito agli accertamenti svolti dall’Aas5 dopo la notifica di malattia infettiva riferita ad una residente del condominio “Ariston” di piazzetta Nino Bixio.
MONITORAGGIO
L’attenzione in tutta la Destra Tagliamento è molto alta. Così come lo è in città dove l’assessore Stefania Boltin ha già avvertito che il mese prossimo chiamerà a rapporto amministratori di condominio, gestori di alberghi e personale dell’Azienda sanitaria. «L’ultimo colloquio con Lucio Bomben, direttore del Dipartimento di prevenzione – aveva detto nei giorni scorsi – ha fatto emergere un quadro piuttosto allarmante: i casi di legionellosi riscontrati quest’anno hanno già superato quelli che erano stati registrati nell’intero 2018. Credo, a questo punto, che sia arrivato il momento di intervenire: il mese prossimo convocherò gli amministratori di condominio, chi gestisce le strutture ricettive e il personale dell’Azienda sanitaria».
Ultimo aggiornamento: 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci