Electrolux, annunciati 200 esuberi a Porcia. Operai preoccupati. Confindustria: «L'azienda vuole una gestione concordata»

Il ministro Ciriani: "Il governo c'è, bisogna arrivare ad una soluzione che tuteli i lavoratori"

Giovedì 18 Gennaio 2024
Electrolux, annunciati 200 esuberi nella sede di Porcia. Operai preoccupati: «Volumi delle lavatrici da realizzare in progressivo calo»

PORCIA - Grande preoccupazione per il proprio futuro. È emersa dalle odierne assemblee sindacali alla Electrolux di Porcia, dove sono stati annunciati dalla proprietà quasi 200 esuberi, compresi alcuni addetti della vicina Pordenone.

Da quanto si è appreso, il timore degli operai - l'assemblea con gli impiegati è in programma nel pomeriggio - non è legato soltanto alle cosiddette eccedenze attuali, ma riguarda i volumi di lavatrici da realizzare, in progressivo calo e annunciati in flessione anche per il 2024. I lavoratori hanno auspicato che gli addetti possano compattarsi: fino ad ora, gli esuberi hanno sempre riguardato quasi solo gli operai. Con il coinvolgimento dei «colletti bianchi» è stata espressa la speranza di aumentare la capacità di ascolto da parte della multinazionale svedese. La discussione relativa all'esodo incentivato, su base volontaria, è stata rinviata a dopo il prossimo summit tra sindacati e azienda, in programma il 5 febbraio.

Confindustria Alto Adriatico: «Flessione del comparto»

In relazione alle eccedenze comunicate da Electrolux, che riguarderebbero significativamente lo stabilimento di Porcia, Confindustria Alto Adriatico rileva - in una nota - «l'esistenza di una generalizzata flessione del "bianco" in Europa che interessa da diversi mesi l'intero comparto». Dunque, «l'esigenza imprescindibile di un recupero di competitività, da un lato, ha persuaso l'azienda ad effettuare necessari investimenti - che a Solaro e Susegana hanno consentito di confermare la tenuta delle due unità produttive - e, dall'altro, a procedere con un piano di riassetto complessivo con esuberi individuati lo scorso anno tra gli operai - e gestiti, così come quelli di Forlì, con il ricorso ai contratti di solidarietà - e, ora, sulla parte impiegatizia», prosegue il comunicato.

«L'accordo proposto da Electrolux - rilevano da Confindustria Alto Adriatico - si ripromette una gestione concordata di questi nuovi esuberi tramite il ricorso a procedure di licenziamento collettivo non oppositivo. Nell'incontro di ieri le organizzazioni sindacali hanno chiesto ulteriori garanzie e strumenti a tutela dei lavoratori. È, quindi, ipotizzabile che l'accordo potrà trovare esecuzione a valle di questo confronto, verosimilmente il 5 febbraio prossimo a Bologna». Confindustria Alto Adriatico, «consapevole della delicatezza e difficoltà del momento - conclude la nota - sottolinea, tuttavia, la volontà dell'azienda di addivenire a una soluzione che preveda, come sempre è accaduto in passato, quando se ne è presentata l'occasione, il ricorso ad ammortizzatori sociali e a procedure di uscita incentivate». 

Il ministro Ciriani: «La soluzione deve tutelare i lavoratori, il governo c'è»

«Come ha sempre fatto, il governo continua a seguire con attenzione la situazione di Electrolux, con particolare attenzione alla realtà del Nord-Est. Essendo friulano, so bene quanto Electrolux sia determinante per il nostro territorio e quanto il sito di Porcia sia importante per la nostra economia. Per questo posso assicurare la mia personale disponibilità e quella di tutto il Governo a confrontarsi con l'azienda e con i sindacati per arrivare ad una soluzione che tuteli nei modi possibili i lavoratori». Lo dichiara Luca Ciriani, ministro dei rapporti con il Parlamento.

Ultimo aggiornamento: 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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