Zanzotto e il gran gioco della poesia: le nuove uscite

Mercoledì 25 Agosto 2021 di Chiara Pavan
Tre nuove pubblicazioni per celebrare Andrea Zanzotto

Il ricordo è nitido e preciso, Gian Mario Villalta abbozza un sorriso e torna ai suoi vent’anni, quando fu «folgorato» da “Il Galateo in Bosco” di Zanzotto. «Andai subito a trovarlo a Pieve di Soligo, ma mi ci sono voluti altri dieci anni per ottenere credito». Perchè il poeta «si presentava innocuo e bonario, quasi inerme. E poi scoprivi un’intelligenza superiore, una cultura vastissima. E qualcosa di più, di irriverente, di inafferrabile e sempre inventivo. Iniziava sempre dicendo che non aveva voglia di parlare, anzi. Non aveva voglia di fare niente, non stava bene... e poi quando iniziava a parlare di poesia si animava e infine non avrebbe più smesso». Poeta a sua volta e scrittore, il direttore artistico di Pordenonelegge, celebre festival letterario pronto ad animare la città friulana dal 15 al 19 settembre, ha collaborato a lungo con Zanzotto, che lo aiutò «per il Meridiano Mondadori e per i due volumi degli Scritti letterari negli Oscar - spiega Villalta -.

C’è stato un periodo molto intenso, mi capitava di presentarlo spesso dove lo invitavano e di fargli le schede informative sulle quali costruiva i suoi interventi critici o le prefazioni». Anche il festival letterario, così, si prepara a celebrare il centenario della nascita di Zanzotto con tre nuove pubblicazioni che vogliono ricordarlo e ricomporne l’identità artistica.

IN ARRIVO

Ecco allora la monografia di Andrea Cortellessa, “Zanzotto. Il canto nella terra” (Laterza), che verrà presentata a Pordenonelegge il 16 settembre. Qui il critico letterario, che a Zanzotto ha dedicato moltissimi corsi universitari, vuole offrire una lettura rivolta anche a un pubblico più vasto di quello specialistico, indagando una poesia densissima di “significati”. Edito Mondadori il festival presenterà poi “Zanzotto. Traduzioni trapianti imitazioni”, a cura di Giuseppe Sandrini: una raccolta del tutto inedita che comprende il ricchissimo laboratorio delle traduzioni poetiche di Zanzotto, destinato a un libro mai uscito (dall’Eneide ai poeti francesi a Hölderlin, a poeti rumeni e arabi).

LO SGUARDO

E sempre per Mondadori uscirà “Andrea Zanzotto. Erratici. Poesie disperse e altre poesie 1937 – 2011”, a cura di Francesco Carbognin e Simona d’Orazio: altra raccolta di fatto inedita, che comprende la copiosa produzione di poesie pubblicate da Zanzotto in vita in riviste e antologie e mai da lui raccolte. A Zanzotto, in fondo, il mondo letterario, ma anche civile, è debitore, «perché ha saputo come pochi giocare con la poesia, ma non ha mai scambiato la poesia per un gioco di parole - osserva Villalta -: l’ha sempre intesa fondamento dell’esistenza, fiore della lingua e indirizzo di civiltà. È stato capace di grande innovazione non dimenticando mai che la poesia è innanzitutto tradizione, e che l’unico modo per innovare veramente è dentro tale tradizione». A questo si lega anche la sua pionieristica sensibilità per i temi ambientali e della natura: «Il tema ambientale - continua lo scrittore - è fondato sul dato esistenziale, da un lato, dall’altro sulla conoscenza della Natura attraverso tutte le forme di sapere, prima di tutto la tradizione scientifica. Ciò vuol dire che l’opera di Zanzotto è anche una profonda meditazione sulla Natura, sulla natura umana, sul rapporto dell’uomo con la Natura. Non è lecito ridurre Zanzotto agli aspetti sociali dell’ambientalismo (i capannoni) o della salvaguardia del territorio (i Palù); la sua poesia è in dialogo, su questo tema, con i grandi poeti e filosofi della storia».

L’INCONTRO

Per avvicinarsi meglio a Zanzotto, ecco allora che Pordenonelegge propone una sorta di “introduzione”, mercoledì 15 settembre (Spazio Ellero ore 21), un curioso incontro-gioco inventato da Cortellessa che coinvolge 16 poeti, quattro per ogni partita, che in modi diversi hanno attraversato l’eredità di forma e di pensiero del poeta di Pieve di Soligo. Parteciperanno Stefano Dal Bianco, Giovanna Frene, Nicola Gardini e Marco Munaro. Anche a Pieve di Soligo continuano gli eventi di “Zanzotto 100” organizzato dal Comitato Promotore Centenario Andrea Zanzotto con la Fondazione Casa Paterna di Andrea Zanzotto. Sempre il 15 settembre, si chiude a Venezia una giornata di studi in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia e l’Università di Ca’ Foscari, cui seguirà ad ottobre (8-10) il convegno internazionale a Pieve di Soligo con più di 60 studiosi provenienti da tutto il mondo. Infine, il 10 ottobre, nel giorno dell’anniversario della nascita, l’inaugurazione della Casa Paterna di Andrea Zanzotto, uno spazio permanente di racconto dell’opera del poeta nella casa in cui visse a Pieve di Soligo, connesso ed immersivo. Per ritrovarsi dentro il suo mondo. Sentendolo davvero. 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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