Pnrr, i Comuni rispettano le tempistiche dei lavori ma i soldi non arrivano. Bilanci a rischio per i piccoli enti

Scatta l'allarme sui fondi europei: tremano i conti pubblici. I sindaci anticipano i soldi per le opere, i ministeri in ritardo

Lunedì 8 Aprile 2024 di Marco Agrusti
Pnrr, i Comuni rispettano le tempistiche dei lavori ma i soldi non arrivano. Bilanci a rischio per i piccoli enti

Il clima è quello plumbeo che precede di solito una bufera. E per i piccoli Comuni del Friuli Venezia Giulia potrebbe essere una mazzata difficile da assorbire, in grado anzi di mettere a repentaglio i conti e i bilanci. Quindi di riflesso i servizi da erogare ai cittadini. Fortunatamente, però, grazie anche allo statuto speciale di cui gode il Friuli Venezia Giulia, la Regione è pronta ad intervenire
E il meccanismo sarebbe quello messo in campo ormai troppe volte: una mossa economica d’urgenza per anticipare quello che lo Stato fa ancora con troppo ritardo. L’ambito del problema è quello del Piano nazionale di ripresa e resilienza e solo i Comuni più grandi e strutturati sono esclusi da questo terremoto imminente. 


COSA SUCCEDE

Scuole, riqualificazioni, piste ciclabili. Anche decine e decine di piccoli Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno beneficiato della pioggia di milioni di euro portata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. E tra tante difficoltà sono riusciti anche a mettere a terra i lavori e i cantieri garantiti dai fondi europei. Ma il problema è venuto a galla adesso, in questi primi mesi del nuovo anno: i Municipi, infatti, sono costretti ad anticipare i soldi per poter mandare avanti i cantieri e il ministero che a turno è quello di riferimento è troppo lento con la corresponsione del denaro che dovrebbe coprire l’anticipo comunale.

Il risultato? Un pericolo imminente per i conti pubblici. I piccoli Comuni, infatti, non hanno in cassa una dotazione finanziaria infinita. E il rischio è quello di finire gambe all’aria. 


L’ALLERTA

L’allarme l’ha lanciato il sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi, che è anche referente di Anci per i piccoli Comuni. «Si sta preparando un dramma per la finanza locale, la macchina dei pagamenti rischia di far saltare i bilanci dei Comuni. Il Governo è in ritardo sulla corresponsione dei pagamenti che i Comuni anticipano per stare dentro ai cronoprogrammi stabiliti dai fondi del Pnrr. C’è il rischio concreto che a forza di impegnare gli anticipi sui piani di investimenti i Comuni rimangano poi per mesi in attesa di rimborsi che non si sa quando arriveranno». 
«I bilanci dei comuni, soprattutto i piccoli che con grande coraggio e responsabilità si sono impegnati per la realizzazione di progetti Pnrr – spiega il sindaco della Bassa friulana - scontano ora i ritardi nello Stato, che è pronto a monitorare e a minacciare ma che sta mettendo in crisi le casse locali. Auspico che i nostri parlamentari vorranno sottoporre urgentemente al Governo la questione e ci aiutino a evitare una situazione che avrebbe dirette conseguenze sulla gestione ordinaria dei Comuni. Ad essere ottimisti, per garantire i bilanci occorre occupare tutto l'avanzo di amministrazione altrimenti – preconizza Lenarduzzi - si va a rischio di bloccare le opere o di non chiudere i bilanci».


IL SOCCORSO

È successo già tante altre volte. Un esempio? L’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. I rincari milionari avrebbero fatto fermare i lavori di costruzione ed è dovuta intervenire la Regione per coprire i ritardi del Ministero e permettere al cantiere del nuovo polo sanitario di crescere e rispettare i tempi. Questa volta succederà più o meno la stessa cosa, perché la Regione sta studiando una mossa finanziaria per venire incontro ai piccoli Comuni - di fatto salvandoli - in attesa che si sblocchino i rimborsi da parte dei ministeri competenti. Interviene in questo caso anche Dorino Favot (Anci Friuli Venezia Giulia): «È innegabile che ci siano delle difficoltà - ha spiegato - ma siamo certi che ce la faremo. Abbiamo un’interlocuzione quotidiana con la Regione e ci sarà un intervento. I Comuni più piccoli stanno faticando, perché costretti ad anticipare le somme in attesa dei rimborsi che derivano dal caricamento degli avanzamenti dei lavori sul sistema telematico».

Ultimo aggiornamento: 07:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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