Mara Turani, la consigliera abbandonata dal suo Movimento: «Noi 5 Stelle soli in trincea, senza soldi e con la sede chiusa»

Giovedì 3 Febbraio 2022 di Lara Zani
Mara Turani del Movimento 5 stelle
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PORDENONE - «Noi resistiamo senza referenti regionali, senza sostegno per le liste che vanno al voto, senza referenti provinciali, senza soldi, senza iniziative e formazione, senza supporti di alcun tipo»: è l'urlo di dolore, come lo definisce lei, di Mara Turani, unico consigliere comunale del Movimento 5 Stelle in carica a Pordenone. «L'urlo di dolore - spiega - di chi ancora crede nel movimento, è orgogliosa di quello che abbiamo fatto, ma si ritrova abbandonata, a combattere in trincea con una fionda contro i professionisti della politica.

A fare opposizione al sindaco Ciriani, a confrontarsi con partiti che hanno dietro grandi apparati». «Meritereste un vaffa, dal profondo del nostro senza aggiunge . E se volendo costruire quadrati, piramidi o rombi non si stabilisce un contatto vero con la base, vi auto celebrerete come fanno i partiti che sono lì da 30 anni. Spiegatemi, qual è la novità?».

IL VERTICE
Mentre a Roma il Movimento 5 Stelle fa i conti, come gli altri partiti, con gli strascichi dell'elezione del presidente della Repubblica, a Pordenone il Movimento smobilita il suo Infopoint di via Beato Odorico. E Mara Turani dà voce a una base che si sente abbandonata: «La base ha dato anima e corpo al Movimento sottolinea -. Io capisco che uno non può valere uno, ma uno conta uno. Siamo all'impasse dagli Stati generali. Abbiamo affrontato le elezioni amministrative senza un referente politico, con il parlamentare Luca Sut e il consigliere regionale Mauro Capozzella che si fanno carico di tutto, e la base ha resistito, ma adesso? Ci sono le elezioni regionali: dobbiamo aspettare gli ultimi cinque giorni per muoverci? E che cosa faranno nei Comuni più piccoli che vanno a elezioni?». Insomma, Turani ha deciso di rompere il silenzio e di chiedere risposte. Lo ha fatto innanzitutto con un post su Facebook nel quale invita il Movimento a recuperare la base: «Il Movimento non è un partito, non si dovrebbe auto nulla, dovrebbe considerare la base come ricchezza e fondamento. Su quella base, così tanto dimenticata ma molto usata, snobbata e ignorata si dovrebbe costruire il resto, sempre che del resto siano rimaste tracce. Lo sfogo della base è chiaro ed evidente, anche da parte di chi, come la sottoscritta, ha taciuto fino a ora. Anche da parte di chi ha preferito, a malincuore, uscire. Anche da parte di chi resiste, senza certezze da anni». La chiusura dell'Infopoint, che in questi anni è stato tenuto in piedi grazie al sostegno economico dei consiglieri e alle offerte dei militanti, è uno dei segnali della crisi. Negli anni scorsi, poi, a livello nazionale, c'è stato anche l'accantonamento dell'esperienza dei meet up, che avrebbero dovuto essere sostituiti da un'altra formula e invece così non è stato. «Roma batta un colpo chiede Turani -. Siamo abbandonati a noi stessi, e questo capita in molti territori. Stiamo aspettando da tempo un'organizzazione territoriale, soprattutto in una regione difficile per il movimento com'è il Nordest. Il movimento si deve interrogare su quello che è. Rischiamo di buttare al macero la fatica di tante persone che hanno lavorato. Io nel movimento ho trovato casa, ho trovato i principi in cui credevo, ma ora mi aspetto che ci sia ascolto della base. Decidiamo qualcosa. Qual è la differenza fra noi e gli altri? Che differenza c'è rispetto a una lista civica, se non abbiamo referenti nazionali? Io a scaldare il banco non ci sto. Ho tenuto in piedi il gruppo di Pordenone, e non è facile dopo le elezioni: al mio gruppo devo dare delle risposte».

L'AMAREZZA
«Lo dico con grande amarezza ribadisce la consigliera -. Se combatto e mi arrabbio, è perché ci tengo. Se dovrò lasciare il mio posto a qualcun altro, lo lascerò: non ho la sindrome della carega. Io credo nel Movimento 5 Stelle e sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto: abbiamo cercato di rompere questo sistema e abbiamo portato in Parlamento e al Governo persone valide. Datemi una struttura, datemi un referente. Da una forza di governo mi aspetto di più».
 

Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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