Mika dichiara amore al Friuli Venezia Giulia: «Ci torno ogni volta che posso»

Il cantante libanese si esibirà domenica 23 luglio ai Laghi di Fusine sul palco del “No Borders Music Festival”

Giovedì 20 Luglio 2023 di Giulia Soligon
Mika dichiara amore al Friuli Venezia Giulia: «Ci torno ogni volta che posso»

Inutile lasciarsi andare alla tentazione di cercare sul web la scaletta del concerto, non troverete nulla. Se volete davvero godere dell’esplosione di energia positiva che Mika è capace di trasferire come solo un amico sa fare, abbandonate ogni morbosa ricerca su Google e lasciatevi stupire. Il cantante libanese ha scelto i Laghi di Fusine per chiudere le sei date italiane del “World Tour”. Lo spettacolo che andrà in scena domenica sul palco del “No Borders Music Festival” si preannuncia come una vera e propria sorpresa.

Scaletta personalizzata per l’occasione, un’accurata scelta di outfit ed elementi di scena per trasformare l’esibizione ai laghi in una inimitabile magia.


Suscita molta curiosità il fatto che il pubblico non conosca l’ordine e le canzoni scelte per quella giornata.
«Non voglio anticipare nulla, ci tengo che sia una sorpresa e spero di lasciare tutti a bocca aperta. Dico solo che è l’ultima tappa italiana del tour, per cui farò sicuramente qualcosa di speciale. Preparatevi ad essere sorpresi!»


Cosa l’ha spinta a creare dei concerti su misura per questa tournée?
«Ho pensato di costruire degli show differenziati per ognuna delle sei date italiane del World Tour perché credo fortemente che la magia dei miei concerti risieda anche nell’energia del pubblico, che ogni volta si sprigiona in modi e forme diverse».


“May your head always bloom” è lo slogan del tour, qual è il significato?
«L’ho scelto perché credo che sia l’augurio più bello che si possa fare. L’augurio di fiorire in creatività, arte, forza e libertà, di trovare il coraggio di essere veramente se stessi. È a partire da questo messaggio che ho trovato l’ispirazione per il nuovo tour ed è questo l’augurio che desidero fare al mio pubblico».


Nella scaletta troveranno spazio recenti e vecchi successi che hanno fatto ballare e cantare per anni. Qual è la canzone che le dà ancora una forte emozione cantare?
«Mi ritengo molto fortunato perché ogni canzone a modo suo è capace di suscitarmi forti emozioni. Ci sono canzoni più spensierate e altre più profonde, ma ognuna tocca una corda diversa del mio cuore e mi riporta ad un preciso momento della mia vita».


Il concerto ai Laghi di Fusine sarà un appuntamento immersivo in uno scenario di montagna.
«Non vedo l’ora di esibirmi al No Borders Music Festival. Amo stare a contatto con la natura, mi aiuta a ritrovare un contatto profondo con me stesso e con gli altri, a meditare, a cercare ispirazione. Cantare immergendomi nella natura, respirando l’aria di montagna e avendo negli occhi la bellezza dei laghi di Fusine sarà un’esperienza unica e rigenerante».


Sul palco anche un pianoforte magico con le zampe di leone e una suggestiva testa di tigre. Come mai ha scelto di portare in scena questi due animali?
«Per questo tour ho deciso di portare sul palco uno show che potesse riflettere a pieno l’anima del mio ultimo album, un evento pieno di grinta, spettacolo e melodia, dove la musica prende posizione centrale. La scelta di portare in scena degli elementi animaleschi ha l’obiettivo di stupire, provocare e creare un ambiente unico, un’atmosfera che ricordi quella di un circo Barnum moderno, con effetti magici e installazioni spettacolari».


A proposito di animali, i suoi due cani Melachi e Amira la seguono durante i tour?
«Purtroppo no, perché ormai hanno entrambi diversi anni e portarli con me adesso diventa impegnativo».


I sessanta abiti che indossa in tournée sono tutti disegnati da lei e realizzati da artigiani e artisti italiani. Cosa vuole trasmettere? 
«Vestiti, musica, oggetti di scena… per questo tour tutto è stato studiato nel dettaglio per dare vita ad una sorta di festa poetica. Credo fortemente che suono e immagine debbano fondersi, trovare un’armonia per trasmettere un messaggio efficace. Per creare tutta la magia che volevo portare sul palco ho deciso di fare un viaggio, alla ricerca di artisti e atelier che potessero aiutarmi a realizzare gli abiti di scena. È stato un viaggio meraviglioso, dal nord al sud Italia, che mi ha permesso di indossare un abito firmato Pierpaolo Piccioli e una collezione di 60 capi disegnati da me stesso. Sono molto fiero del lavoro fatto».


Cosa si porta a casa dai concerti?
«Mi porto l’amore e l’energia che mi trasmette il pubblico. È uno scambio di emozioni, di sensazioni e di energia, che ogni volta si realizza in maniera differente, proprio perché il pubblico varia ed è sempre capace di sorprendermi».


Come si è avvicinato alla musica?
«Avevo cinque anni e vivevo a Parigi. Mia mamma insistette affinché io e le mie sorelle prendessimo lezioni di pianoforte. Conobbi le due insegnanti, due signore sulla sessantina arrivate in Francia dall’Est Europa che mi fecero appassionare di questo fantastico strumento e da quel momento non lo abbandonai più».


Come nasce una canzone?
«Le mie canzoni nascono da quello che vivo. Fin da quando ero piccolo la musica e il pianoforte sono stati i mezzi che mi hanno permesso di esprimermi, di dare voce ai miei pensieri e alle mie sensazioni. La mia musica è il riflesso di ciò che sento e da ciò che mi circonda».


Come si è trovato nel ruolo di giudice di X Factor, un ruolo che ha anche l’ingrato compito di bocciare e dare delusioni?
«Bene, mi sono molto divertito durante tutte le edizioni in cui sono stato giudice. È un ruolo ingrato sì, ma dobbiamo ricordarci che tutti siamo costantemente sotto giudizio. È stata una bella opportunità per venire a contatto con persone che hanno idee musicali, ispirazioni e aspirazioni diverse dalle mie, un luogo di confronto e di contaminazione».


Non è la prima volta che la vediamo qui per concerti o altri lavori. Le piace la nostra regione?
«Tantissimo! Quando torno in Italia cerco sempre di fare una tappa in Friuli Venezia Giulia, proprio perché è una regione che amo molto, con una natura incantevole e delle città antiche e meravigliose».


Sarà una toccata e fuga o si fermerà in zona per qualche giorno di pausa?
«Spero di riuscire a fermarmi qualche giorno, prima di tornare in tour».


Cosa farà dopo quest’ultima tappa, ha già qualche progetto nel cassetto da tirare fuori?
«Ho già registrato un paio di album, uno in francese e uno in inglese, ma usciranno solo nel 2024. Per ora voglio concentrarmi sul tour e sui prossimi show. La nuova musica arriverà dopo, piano piano».

Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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