Tutte piantate in Friuli le bandiere verdi e nere della Carovana delle Alpi di Legambiente Fvg: le buone pratiche nelle terre alte quest'anno battono le situazioni critiche per 5 a 2. Premiati pubbliche amministrazioni e privati. Pollice verso, invece, per due piccoli Comuni di montagna: Clauzetto e Verzegnis. In entrambi i casi per aver autorizzato, o autorizzato quota parte, manufatti che l'associazione ambientalista considera impattanti.
IL QUADRO
Le buone notizie giungono comunque da tutto l'arco alpino friulano, partendo da Poffabro, il borgo più bello d'Italia facente parte del Comune di Frisanco, per finire a Malborghetto-Valbruna, passando per Tolmezzo e scendendo a Resia.
LE STORIE
Intanto c'è quello che costruisce a Poffabrol'immunologa Paola Zaccone con la sua «Friûl cashmere». Insieme a Tatiana Sbaragli ha avviato nel 2020 un allevamento di capre asiatiche da fibra cashmere. L'azienda, premiata perché all'origine di «una filiera sostenibile», favorisce la nascita di una rete di microstalle. La fibra è lavorata in Veneto ed è utilizzata da una bottega artigianale a Udine. L'azienda gestisce anche dei trekking con le capre. Verde è il paesaggio e verde è la bandiera che la Carovana delle Alpi ha lasciato a Malborghetto Valbruna, «per un turismo di qualità radicato nel territorio». Pur dispiegandosi in una valle di transito «con autostrada, ferrovia, gasdotti ed elettrodotti», ha elencato Gallo Malborghetto Valbruna «ha saputo nel corso degli anni utilizzare al meglio le risorse naturali». Verde anche la bandiera di Resia, dove il Comune si è dato come obiettivo lo stop allo spopolamento, attivandosi in una molteplicità di direzioni. Legambiente ha premiato il Piano comunale di ripresa e resilienza. Il Comune «ha realizzato un percorso che ha coinvolto gli abitanti nel disegno futuro della valle». In 77 hanno partecipato ai tavoli tematici dai quali sono scaturiti 40 progetti. Tra questi, oltre la partecipazione al bando Pnrr per i Piccoli borghi, l'intento di avviare un riordino fondiario. Apprezzata da Legambiente, poi, «La vetrina digitale di prossimità» ideata dalla coop Cramars di Tolmezzo e realizzata con il sostegno della Fondazione Friuli. Attivata già in tre piccoli borghi montani, «la vetrina digitale per l'acquisto di prodotti e servizi con i prodotti al banco favorisce la permanenza dei piccoli negozi nella montagna interna». Infine, bandiera verde ai minorenni Tommaso, Matteo e Tommaso della frazione tolmezzina di Betania che, dopo aver partecipato con il paese alla riattivazione di una stradina sterrata divenuta luogo di passeggio e d'incontro per tutta la popolazione, hanno affisso di propria iniziativa a inizio e fine percorso un cartello con scritto: «Vietato l'ingresso alle moto». Due le bandiere nere: al Comune di Verzegnis, che «ha autorizzato il progetto», e al Servizio opere pubbliche della Conca tolmezzina, «autore del procedimento autorizzativo», dell'opera di protezione attorno all'abitato di Pozzis, considerata «sovradimensionata»; al Comune di Clauzetto per aver «autorizzato una struttura privata sul crinale del monte Taiet-Rossa», in «un'area di rilevante interesse faunistico e paesaggistico».