Nascondevano l'oro rubato sotto l'albero: sgominata la banda di ladri, sarebbero coinvolti in 25 colpi

Un anno e mezzo di scorribande dal Maniaghese alla Carnia. Due misure cautelari in carcere a Cavasso Nuovo e Travesio

Mercoledì 14 Giugno 2023 di Cristina Antonutti
Nascondevano l'oro rubato sotto l'albero: sgominata la banda di ladri, sarebbero coinvolti in 25 colpi

MANIAGO - Un tentativo di furto in via della Repubblica a Maniago, nel tardo pomeriggio del 14 novembre 2021, si è trasformato nella miccia che l’altro ieri ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare per quattro persone che risiedono a Cavasso Nuovo e a Travesio.

Attraverso l’attività dei carabinieri di Maniago è stato infatti possibile attribuire 25 episodi tra le province di Pordenone, Udine e Belluno. Una lunga catena documentata fino al 2 aprile scorso, quando a Venzone, dall’auto di un turista tedesco parcheggiata vicino al ponte di Favarins, è stato rubato uno zaino contenente abbigliamento e 250 euro.


L’ordinanza


Il sostituto procuratore Marco Faion per interrompere la lunga serie di ruberie ha chiesto l’intervento del Gip che, attraverso il giudice Giorgio Cozzarini, ha risposto disponendo la misura cautelare in carcere per Kevin Karis, 24 anni, di Cavasso Nuovo e Alessio Caris, 52, di Travesio. A Massimo Carris, 31, di Cavasso Nuovo, ha applicato i domiciliari monitorati attraverso il braccialetto elettronico. Infine, a Schiarlin Dori (24) di Cavasso Nuovo, che avrebbe accompagnato il marito in alcuni raid, ha previsto l’obbligo di dimora. Nessun provvedimento per la 30enne M.C. di Travesio, indagata unicamente per la ricettazione della refurtiva. Domani cominciano gli interrogatori di garanzia per Karis e Caris, difesi dagli avvocati Luca Donadon e Laura Presot.


Le scorribande


Ventisei sono i capi di imputazione ipotizzati. Nel quadro ricostruito dai carabinieri di Maniago vi sono, nell’arco di un anno e mezzo, 25 tra tentativi di furto e furti compiuti. Fondamentale la collaborazione degli abitanti di via della Repubblica di Maniago, che hanno visto l’auto dei ladri dal vicino di casa, un’Audi A3 nera, e li hanno illuminati con una torcia chiedendo che cosa stessero facendo. È da quell’Audi A3 nera che sono partite le indagini che hanno permesso di ricostruire intrusioni a Spilimbergo, Vivaro (soldi, un casco e scarponcini per 1.300 euro da un camper posteggiato nei magredi), orecchini e denaro ancora a Maniago; 3mila euro in un’abitazione di Usago; un tentativo di scasso in un camper lasciato a Pineta di Osoppo, un colpo da 15mila euro in una casa di Piedim, ad Arta Terme; oro e alcune migliaia di euro in una casa di Ovaro; ancora denaro da un’abitazione di San Martino al Tagliamento; oro e denaro da una casa di Zoppola e da una di Spilimbergo; due le incursioni a Belluno (novembre e dicembre 2022), di cui una ha fruttata 2.500 euro e diversi monili in oro; sempre nel Bellunese il gruppo avrebbe tentato di entrare in una casa di Limana e avrebbe portato via documenti e 50 euro da un’auto posteggia sull’argine del lago di Santa Croce); a San Martino sono spariti mille euro e ori da una casa a novembre 2022, poi i raid sono proseguiti in Carnia (un colpo sventato a Enemonzo; altro oro portato via a Tolmezzo). A Maniago si registrano ulteriori due colpi a gennaio (danni per oltre 700 euro). Un altro a Vivaro a marzo (300 euro e documenti da un’auto parcheggiata nel guado del Cellina), uno a Cordenons (portafoglio e carte di credito da un’auto in sosta nell’area Parateit) e uno a Giais di Aviano (pietre di valore e scale per 2mila euro da un cantiere). 


Il nascondiglio


Infine, la ricettazione. Grazie ai pedinamenti i carabinieri sono riusciti perfino a trovare il nascondiglio in cui il gruppo seppelliva i monili in oro: avevano scelto le braide di Cavasso Nuovo, in località Orgnese. Lì, sotto un albero, avvolti in foglio di giornale e carta assorbente, finiva catenine, orologi, orecchini e anelli rubati alle vittime.

Ultimo aggiornamento: 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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