Kennedy, la frattura di allarga: volano denunce per il cancello chiuso, ma la preside non molla

Sabato 4 Marzo 2023 di Sara Carnelos
Kennedy, la frattura di allarga: volano denunce per il cancello chiuso, ma la preside non molla

PORDENONE - La rottura tra la dirigenza e il Consiglio di istituto dell'istituto Kennedy di Pordenone ha raggiunto l'apice, tanto che i vertici del massimo organo di rappresentanza della scuola hanno voluto denunciare pubblicamente quanto sta accadendo e hanno pure presentato un esposto alla Procura della Repubblica.

Al momento la preside Laura Borin non ha rilasciato dichiarazioni in merito.


IL CONFRONTO
L'ultimo atto che ha decretato la spaccatura che pare insanabile è avvenuto con la mancata apertura dell'aula magna dell'istituto, nonostante la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale si fosse fatta garante, assicurando l'apertura della seduta del Consiglio di istituto. «Abbiamo fatto esperienza di comportamenti e azioni arbitrarie da parte della dirigente scolastica dell'istituto Tecnico del Settore Tecnologico Kennedy hanno dichiarato Fabio Valeri ed Elisabetta Zattin, presidente e vice del Consiglio di istituto che, per la sua complessità e la sua tradizionale apertura al territorio richiede una forte capacità di ascolto e una marcata disponibilità al dialogo».


I DOCENTI
Le lodi si sono sprecate per "il corpo docente valido e motivato, tecnici di laboratorio preparati, amministrativi e collaboratori scolastici impegnati" che nel tempo si sono confrontati con i dirigenti scolastici, ricordiamo il rapporto di stima con Antonietta Zancan e Adriana Sonego, pur con stili relazionali diversi, l'accordo si è sempre trovato. Invece con Laura Borin pare che ci sia stato un corto circuito. «Purtroppo sembra che da qualche tempo le condizioni in istituto si siano deteriorate tanto da rendere difficile persino lo sviluppo di progetti, la partecipazione ad attività ed eventi e a competizioni che in passato hanno visto brillare l'istituto in tutte le specializzazioni» hanno dichiarato i due rappresentanti citando la restituzione di somme già assegnate alla scuola per progetti bloccati dall'indisponibilità dei docenti. Le modifiche alla sala insegnanti non sono state digerite, il cambio di destinazione dell'aula magna dell'istituto simbolo delle relazioni con le istituzioni, il mondo delle imprese, le famiglie non è andato giù ai genitori, come il non aver citato nella relazione di bilancio il ruolo di fondatore e capofila della scuola nell'ambito dell'Its Altoadriatico. Una mancanza di dialogo riscontrata anche durante il periodo pandemico, quando a detta dei rappresentanti del Kennedy non è emerso alcun confronto.


L'ULTIMA GOCCIA
L'ultima goccia è stata l'approvazione del bilancio preventivo da un commissario ad acta, senza considerare il Consiglio di istituto a come avviene in altre scuole, poi i cancelli chiusi il 27 febbraio. Dopo la presa di posizione dei sindacati, il Consiglio di istituto non si fermerà. «Intendiamo hanno riferito presidente e vice operare affinché siano riportate al Kennedy le condizioni che possano assicurare ai nostri figli le migliori opportunità culturali, formative, professionali». Come dire, insomma, che la battaglia andrà avanti e c'è solo una possibilità affinchè finisca: qualcuno se ne vada.

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