PORDENONE - Tassi di interesse sui mutui in aumento: il fenomeno degli ultimi due mesi che sta portando a un incremento del costo del denaro per i mutui non mostra però ancora effetti negativi sul mercato immobiliare. A evidenziare un nuovo fenomeno - a sottolinearlo sono gli addetti ai lavori del settore - è invece la crescente inflazione: sta aumentando da parte degli investitori lo spostamento di risorse dagli investimenti di tipo finanziario o dai conti correnti verso il mattone.
IL FENOMENO
«I flussi di investimento verso il mercato immobiliare da quello finanziario e bancario - conferma Andrea Oliva, presidente della Fimaa, la Federazione degli agenti immobiliari di Confcommercio del Friuli Venezia Giulia - sono aumentati in particolare dopo lo scoppio della crisi internazionale seguita alla guerra in Ucraina. C'è un incremento sul fronte della richiesta di appartamenti, anche di pregio, ma anche di ville in periferia, proprio come forma di investimento per tutelare i propri risparmi rispetto al forte incremento che registra l'inflazione. Richieste che arrivano anche da risparmiatori di Austria e Germania. In particolare nelle aree di confine delle province di Udine e Gorizia, ma un po' in tutta la regione». I prezzi più bassi, rispetto alle medie del loro Paesi, e una redditività considerata interessante spingono così famiglie straniere a guardare al territorio del Friuli Venezia Giulia per investire sul mattone. «E non soltanto - precisa il responsabile regionale degli immobiliaristi di Fimaa - nelle zone di balneari o di montagna. C'è un interesse piuttosto forte anche per i vecchi casali e rustici di campagna magari da risistemare». Nelle ultime settimane - conferma l'immobiliarista - tra le operazioni chiuse con investitori austriaci una ha riguardato un vecchio casale di campagna non lontano da San Vito al Tagliamento.
IL MERCATO
Insomma, l'aumento dei tassi di interesse sui mutui bancari e l'inflazione al galoppo non frenano il mattone. Anche nel primo trimestre di quest'anno è stato confermato il trend del 2021: in Friuli Venezia Giulia si era segnato un più 40 per cento nel volume delle compravendite immobiliari in ambito residenziale. «Erano anni - sottolinea Andrea Oliva - che non c'erano numeri di questo tipo. Rispetto all'ultimo trimestre i dati stanno per essere elaborati, ma la sensazione è che il mercato si sia mantenuto sui livelli dell'anno scorso. Continua - nonostante l'inizio della crescita del rialzo dei tassi, dopo un decennio di denaro quasi a costo zero - la crescita del comparto della casa. In particolare nel nuovo, dove però l'offerta resta ancora sotto la domanda poiché si risente della lunga crisi, fino al 2015, dell'edilizia che ha portato a meno costruzioni. Anche per questo nel nuovo i prezzi tendono al rialzo. «Per questi motivi - aggiunge il responsabile Fimaa Fvg - si lavora molto anche con l'usato. Tornano a essere i richiesti i mini-appartamenti in città, sia a Pordenone che a Udine, ma resiste ancora bene la richiesta, post-pandemica, di appartaemeti con almeno tre camere e terrazze. Le famiglie ormai ragionano rispetto alla necessità di più spazi per l'eventuale smart-working». Tiene molto bene anche il mercato delle locazioni: con prezzi e canoni che mantengono i valori cui sono arrivati nel 2021.