PORDENONE - Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 aprile, è stata confermata in Appello a Trieste la condanna a sette anni di reclusione per Dimitre Traykov, 62 anni, l'imprenditore di origine bulgara, che lo scorso 30 gennaio tamponò in A28 a 180 chilometri orari la Fiat Panda sulla quale viaggiavano le due giovani cugine Sara Rizzotto, 26 anni, di Conegliano e Jessica Fragasso, 20 anni, di Mareno di Piave, oltre alle due bimbe di Sara.
Nello schianto morirono Sara e Jessica, sopravvissero invece le due piccole. All'uomo, presente al processo, è stata quindi confermata la sentenza di primo grado pronunciata per omicidio stradale plurimo, omissione di soccorso e lesioni gravissime. In primo grado, il gup aveva escluso l'aggravante della guida in stato di ebbrezza, condannando l'imputato anche alla revoca della patente e a pagare provvisionali per complessivi 175 mila euro ai familiari delle vittime, con risarcimento del danno da quantificarsi in sede civile. Momenti di tensione in aula, dove erano presenti anche i familiari delle due vittime, che hanno urlato contro l'imputato: «Assassino, hai ucciso mia figlia e mia nipote!». Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni.