PORDENONE - Il Tribunale, composto dai giudici Eugenio Pergola, Francesca Vortali e Milena Granata, ha rigettato totalmente l'istanza di Riesame presentata dagli avvocati Massanzana e Padalino per conto dell'imprenditore Dimitre Traykov, oggi imputato per evasione fiscale, già condannato a 7 anni di reclusione per aver causato il 30 gennaio scorso la morte della 26enne Sara Rizzotto e della cugina Jessica Fragasso, vent'anni, tamponando la loro Panda a 180 all'ora lungo la A28.
Traykov, il pirata della strada che ha ucciso le due cugine
L'istanza di Riesame mirava ad annullare il sequestro preventivo di 87mila euro, somma della quale è stato trovato in possesso il 61enne di origini bulgare, cittadino italiano dal 1992 e residente a Pordenone da una ventina d'anni.
Secondo la Procura Traykov è un evasore fiscale
Gli accertamenti fiscali sono cominciati subito dopo la tragedia in autostrada e la Procura ha iscritto sul registro degli indagati il legale rappresentante della società e, relativamente alla responsabilità amministrativa, la stessa azienda. Qualche settimana fa i legali avevano strappato il dissequestro della somma: non poteva essere trattenuta come prova del presunto reato. Subito dopo gli inquirenti avevano nuovamente congelato la somma con un sequestro preventivo ottenuto dal gip, a garanzia sull'eventuale ammontare della presunta evasione. E ieri il rigetto dell'altra istanza di dissequestro.