Intrappolato nell'auto in fiamme di fronte l'ospedale, «lasciato morire per un "conflitto" di competenze»

La dichiarazione dell'Asfo sull'omesso soccorso all'anziano che si è dato fuoco davanti all'ospedale ghiaccia il Consiglio

Giovedì 11 Aprile 2024 di Denis De Mauro
Intrappolato nell'auto in fiamme di fronte l'ospedale, «lasciato morire per un "conflitto" di competenze»

SACILE - Sono servite tre ore, martedì sera, per dipanare i 12 punti all'ordine del giorno di un Consiglio comunale che ha portato anche all'approvazione della Variante 85, dopo un lungo iter iniziato nella legislatura precedente, e alla prima variazione di bilancio dell'anno. Molte le interrogazioni, tre quelle presentate dall'esponente di Laboratorio 33077. Anna Piemontese ha riportato in assemblea la triste vicenda del 23 gennaio, quando un 75enne si diede fuoco nell'auto ferma a pochi metri dall'ingresso dell'ospedale.

La consigliera ha chiesto come mai non intervenne nessuno delle squadre antincendio del nosocomio, delegando di fatto il primo soccorso a due coraggiosi passanti che, proprio all'entrata dell'ospedale, recuperarono gli estintori. Ve ne sono tre nei primi 30 metri dall'ingresso.


Le competenze

A Piemontese ha risposto il sindaco Carlo Spagnol che aveva girato i quesiti all'Asfo. L'azienda sanitaria ha fatto sapere - e questo ha inquietato più di qualcuno - che la pertinenza delle squadre antincendio dell'Ospedale termina dove finisce la struttura: fuori, seppur molto vicino, non c'è competenza alcuna. Una risposta che non ha, ovviamente, soddisfatto l'esponente del Lab 33077, che si è anche detta «Avvilita dal fatto che nessun esponente dell'amministrazione comunale abbia espresso un pensiero di cordoglio per la famiglia del 75enne e non una parola nemmeno per i due coraggiosi sacilesi».


L'altra questione: le farmacie

Altra questione sollevata da Piemontese, il fatto che, periodicamente, Sacile resti senza una farmacia di turno. Accade perché, nella turnazione, è entrata da quest'anno anche Nave. Come ha ricordato l'assessore Antonella Baldo: «Si tratta di una sperimentazione dell'Asfo che riguarda tutte le 7 strutture presenti nel distretto. Quella di Nave, dunque, può essere l'unica farmacia aperta in orario notturno e festivo una volta ogni 7 settimane». Baldo ha anche aggiunto che è comunque vicina e facilmente raggiungibile (certo non a piedi). Per il 2024 la farmacia di Nave sarà di turno solo per 5 volte, contro le 8 di ognuna delle altre. Finita la sperimentazione si trarranno le conclusioni del caso. Pd ed Sps si sono invece concentrati sulla Sanità locale e sui tempi e servizi della progettata Casa della Comunità. Anche in questo caso il sindaco non ha fatto altro che riportare la risposta chiesta ad Asfo. Non ci sono grandi novità: consegnato il cantiere, sia per la casa che per l'ospedale di comunità, l'impresa ha ora tempo fino all'inizio del 2026 per consegnare le due opere. Detto questo, Asfo non ha in programma interventi e ristrutturazioni sui padiglioni esistenti, eccezion fatta per l'Agricola, che ospita il Centro disabili. Infine, il Centro di salute mentale sarà in futuro spostato al padiglione Meneghini, soluzione questa sulla quale la consigliera Rossana Casadio ha espresso i suoi dubbi, ritenendola, almeno al momento, poco adatta.


Ex Sirenella, i progetti in cantiere

La Variante urbanistica 85, approvata dal Consiglio, consentirà, infine, l'edificazione di due unità commerciali, da 400 mq ciascuna, laddove un tempo sorgeva il ristorante Sirenella. «Una misura che esclude l'arrivo in quell'area della grande distribuzione», ha precisato l'assessore Elisa Palù, presentando i punti in votazione. Diverrà invece residenziale l'area attigua, la Zanette, oggi composta da capannoni industriali (siamo dietro il Mov e il negozio di biciclette "La 13". Dalla parte opposta della vicina rotonda, in fondo al terreno di villa Bellavitis, sorgerà un edificio di tre piani, con un ampio spazio verde che dovrà essere ad uso pubblico e che si ricollegherà all'imbarcadero. Per Villa Tallon, in viale Lacchin, il proprietario ha ottenuto di poter realizzare un progetto di co-housing, presumibilmente di fascia alta. «In totale - ha ricordato ancora Palù - diminuisce il consumo di suolo di circa 12 mila metri quadri». Come previsto, è stata approvata anche la cessione della parte della rete gas di proprietà comunale, operazione dalla quale l'amministrazione conta di ricavare circa 3 milioni di euro netti. Per quanto concerne la variazione di bilancio, due le voci interessanti: i 380 mila euro non più dovuti alla Regione per l'extragettito Imu e i 119 mila euro del Fondo unico comunale che ora possono essere svincolati.

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