PORDENONE - Il lupo è di nuovo presente sulle montagne friulane. La specie stanziale, quantomeno nella montagna pordenonese. Un esemplare maschio di 'Canis lupus', così com'era accaduto per l'orso e più di recente per lo sciacallo in altre zone montane del Friuli Venezia Giulia, è stato sorpreso da una delle webcam che vengono installate dal Corpo Forestale Regionale (Cfr).
La foto trappola era stata piazzata dopo che gli uomini della Stazione di Pinzano (Pordenone), chiamati da un pastore, assieme alla Vigilanza venatoria del Pordenonese e a un veterinario, avevano ispezionato la carcassa di una pecora che dopo l'attenta valutazione delle lesioni riscontrate, e in seguito all'esito dell'esame del Dna eseguito sulla saliva dell'aggressore, rinvenuta sui resti, è risultato essere stato assalito proprio da un lupo adulto.
Secondo gli esperti del Cfr, questo episodio testimonia la rinaturalizzazione delle nostre montagne. Il ritorno di questi predatori segnala come l'ambiente naturale che caratterizza tale territorio sia davvero intatto, e riproponga, contrassegnato dalle specie faunistiche originarie, le sue caratteristiche più genuine. Il Cfr ricorda, nell'occasione, che una presenza così sporadica di tale predatore non deve suscitare timori, ma rappresenta un indicatore rassicurante sulla salute del territorio montano.
Ultimo aggiornamento: 18:43
La foto trappola era stata piazzata dopo che gli uomini della Stazione di Pinzano (Pordenone), chiamati da un pastore, assieme alla Vigilanza venatoria del Pordenonese e a un veterinario, avevano ispezionato la carcassa di una pecora che dopo l'attenta valutazione delle lesioni riscontrate, e in seguito all'esito dell'esame del Dna eseguito sulla saliva dell'aggressore, rinvenuta sui resti, è risultato essere stato assalito proprio da un lupo adulto.
Secondo gli esperti del Cfr, questo episodio testimonia la rinaturalizzazione delle nostre montagne. Il ritorno di questi predatori segnala come l'ambiente naturale che caratterizza tale territorio sia davvero intatto, e riproponga, contrassegnato dalle specie faunistiche originarie, le sue caratteristiche più genuine. Il Cfr ricorda, nell'occasione, che una presenza così sporadica di tale predatore non deve suscitare timori, ma rappresenta un indicatore rassicurante sulla salute del territorio montano.
